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L'OSPITECampagna elettorale e isterismi climatici?

12.10.19 - 19:06
Bruno Storni Candidato al Consiglio Nazionale PS
Tipress (archivio)
Campagna elettorale e isterismi climatici?
Bruno Storni Candidato al Consiglio Nazionale PS

Non direi, certi politici nostrani forse non sanno che perfino l’industria petrolifera è ed era cosciente già trenta anni fa che bruciare petrolio e gas avrebbe aumentato la concentrazione di CO2 nell’atmosfera e condotto ad un aumento della temperatura con conseguenti cambiamenti climatici.

Exxon studiava il problema già a partire della seconda metà degli anni 70, nel 1981 pubblicarono ad uso interno un dettagliato rapporto che concludeva con proiezioni molto azzeccate sull’evoluzione del tasso di CO2 .

Exxon mantenne il rapporto segreto, ma con altre compagnie petrolifere investirono per decenni centinaia di milioni per campagne che negavano effetti sul clima.

Il rapporto è venuto alla luce solo qualche anno fa ed ora l’industria petrolifera è citata in tribunale per richieste di indennizzo da numerose Città USA e diverse associazioni anche professionali danneggiate dagli effetti del riscaldamento climatica.

Come successe per l’industria del tabacco che pur essendo a conoscenza dei risultati di studi interni dei danni per la salute del fumo aveva continuato a produrre e vendere sigarette senza informare i consumatori anzi negando conseguenze negative per la salute.

Ma a parte la Exxon di studi analoghi ne erano stati fatti nello stesso periodo anche da molti istituti di ricerca anche americani e i risultati erano i medesimi come conferma quanto misuriamo oggi e vediamo in rosso nel grafico dello studio Exxon del 1981. Oggi 2019 abbiamo raggiunto i 410 ppm CO2

40 anni di misurazioni da satelliti della temperatura della troposfera confermano l’aumento medio di 0,1° ogni 10 anni.

Il modello della Exxon era di 40 anni fa, da allora modelli climatici sempre più avanzati confermano e precisano meglio lo sviluppo della temperatura se continuiamo a bruciare fossili come finora e che l’IPCC pubblica, il più sofisticato è della NASA.

È evidente che dobbiamo agire come conferma quanto misuriamo e constatiamo: dall’aumento della temperatura, alla diminuzione del volume dei ghiacciai , al livello dei mari in crescita, perfino negli US devono prendere atto dell’avanzata dei mari che negli ultimi decenni sommerge territori una volta sopra il vello del mare.

La scienza si basa su evidenze, non isterie e il dibattito va mantenuto in toni civili altrimenti non si può neanche argomentare.

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