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L'OSPITEDove stanno principi morali e dell’etica nelle decisioni della politica?

04.10.19 - 10:34
Giancarlo Jorio, già municipale di Giubiasco
Dove stanno principi morali e dell’etica nelle decisioni della politica?
Giancarlo Jorio, già municipale di Giubiasco

La politica ticinese non suscita nessuna credibilità. Appare come una rete autoportante di elementi che si sostengono reciprocamente: ce ne sono di tutti i colori e per tutti i gusti. Si riciclano personaggi che per le loro pregresse cariche istituzionali sarebbero dovuti scomparire per sempre dalla scena politica. Così stando le cose si contraddicono principi di etica morale della politica, sempre evocati dai Partiti e si assiste increduli a proposte (e ratifiche), per le quali sono requisiti fondamentali irreprensibilità, indipendenza, imparzialità ed equità. L’indipendenza delle persone deve essere assoluta, ritenuto applicabile il principio della costante giurisprudenza per quanto concerne l’inidoneità e l’esclusione. Fatti pregiudizievoli, ben noti anche al Gran Consiglio e ai Partiti della politica, per cariche pubbliche precedenti che prevaricano i limiti di una limpida amministrazione, rendono inaccettabile che personaggi non “illibati” politicamente parlando, siano proposti o ri-proposti ad assumere cariche pubbliche. Sia ancora ribadito che per l’adempimento di un mandato pubblico è indispensabile una reputazione irreprensibile, sotto ogni profilo e che per l’autorità di nomina debba prevalere l’interesse generale, ne va della credibilità delle Istituzioni. Sembrerebbe che principi di lealtà, della buona fede e della fiducia che il cittadino deve riporre nelle Autorità non abbiano più valori. I concittadini della mia generazione sono inorriditi da siffatti sgarbi alle Istituzioni. Il futuro del Paese si gioca ben oltre l’interesse e la difesa di una poltrona e, fondamentalmente, va legato alla credibilità istituzionale.

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