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L'OSPITEObbligo posteggi residenziali anacronistico

05.09.19 - 19:12
Bruno Storni Candidato al Consiglio Nazionale PS
Tipress
Obbligo posteggi residenziali anacronistico
Bruno Storni Candidato al Consiglio Nazionale PS

L’ordinamento legislativo vigente (Norme d’attuazione del Piano Regolatore comunale) prevede l’obbligo di costruire un numero minimo di posteggi per ogni nuova abitazione, prassi nata per evitare lo stazionamento di automobili su spazi pubblici.

Per gli edifici commerciali e industriali fa stato invece il Regolamento Cantonale posteggi privati (RCpp) definito negli Art. 51-62 della Legge sullo Sviluppo Territoriale, che prevede invece un numero massimo variabile in funzione dell’offerta di trasporto pubblico nella zona.

Una palese difformità dovuta all’ammodernamento legislativo attuato tramite il RCpp che però ha lasciato inalterate le vetuste norme in vigore per gli stabili residenziali rigidamente ancorate a dispositivi nati in contesti molto diversi dal presente.

Oggi nei centri urbani moderni l’offerta di trasporto pubblico (TP) sostituisce per molti la necessità di un mezzo privato e quindi l’inutilità del posteggio. Quale sia il potenziale lo vediamo nelle Città d’oltralpe: a Basilea, Berna e Zurigo fino al 57% delle economie domestiche non dispone di un'automobile privata. La media in CH si avvicina al 25%, al 50% per le economie domestiche a una persona.

È quindi poco sensato imporre indiscriminatamente la costruzione di posteggi privati non necessari, caricando inutilmente i costi di edificazione e conseguentemente gli affitti; è stato calcolato che il costo di un posteggio varia tra i 35'000 e 42'000 Fr se interrato, 23’000 a 28'000 Fr in superficie chiuso.

Sempre più frequentemente nei centri, troviamo palazzine con appartamenti affittati ma non i posteggi. Perfino il Credito Svizzero, proprietario immobiliare in tutto il Paese, contava una media del 30% di posteggi sfitti e segnalava il problema delle normative obsolete.

Il problema e conosciuto anche negli USA, nazione dell’automobile per antonomasia che dispone ormai di 1 miliardo di posteggi per 270 mio autoveicoli e dove è stato calcolato sull’esempio di nuove edificazioni a Seattle che il costo dei posteggi è pari al 10% dell’edificazione. Come da noi l’affitto del posteggi non copre sempre i costi che vengono in parte ribaltati sugli affitti degli appartamenti e finalmente chi non ha l’auto paga comunque per i posteggi che non usa.

Da quando nel 1995 si dotò della Legge sui trasporti pubblici il Cantone ha gradualmente sviluppato l’offerta di TP, recentemente ha attuato la Tassa di collegamento o sui posteggi, ma continua a esigere la costruzione di posteggi residenziali: un chiaro controsenso.

La mobilità sta mutando, oltre Gottardo sono già stati edificati 20 nuovi quartieri senza posteggi il primo nel 2010 a Berna, oppure l’esempio dell’ex fonderia di Winterthur, per 151 appartamenti e 12 attività commerciali e culturali sono stati realizzati solo 18 parcheggi, riservati per ospiti e clienti.

Anche la digitalizzazione porterà cambiamenti facilitando la condivisione, il pooling o l’auto a guida autonoma: si stima che un’automobile condivisa o autonoma sostituisce 10 auto individuali.

In Ticino intanto siamo fermi al palo... a Gordola tra la strada cantonale e la fermata FFS un piano particolareggiato per un quartiere residenziale in gestazione dal 1996 prevede, nell’ultima versione del 2017, la realizzazione di un megaposteggio sotterraneo da 560 posteggi più 60 in superficie: un dimensionamento antidiluviano! Il tasso di motorizzazione (autoveicoli per abitante) a Lugano o Mendrisio è il doppio di Basilea.

Occorre quindi rinnovare il quadro legislativo considerando anche il prossimo forte potenziamento del TP in 

Ticino da dicembre 2020 (+65% TILO, dimezzamento tempi percorrenza tra sopra e sottoceneri, incremento offerta autoservizi regionali e urbani) e della mobilità dolce (vedi crediti ciclopiste).

Pianificazione del territorio, gestione della mobilità richiedono un quadro normativo coerente che renda efficienti le misure e gli investimenti pubblici e privati, e che si adatti costantemente alle nuove esigenze e opportunità sociali, ambientali o tecnologiche.

Come per il RCpp il fabbisogno di posteggi andrà adattato a seconda del comune a dipendenza se urbano o periferico e dell’offerta TP.

Le Città hanno tutto l’interesse a migliorare la qualità di vita e creare le condizioni per ridurre costi e affitti per recuperare residenti.

Per affrontare concretamente la questione abbiamo presentato un’Iniziativa legislativa generica, che chiede una “Regolamentazione dei posteggi residenziali meno onerosa per inquilini e proprietari e compatibile con la nuova mobilità integrata”.

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