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L'OSPITE5G, ma l’auricolare lo usi?

28.08.19 - 21:00
Giovanni Pedrozzi, Ing. Geotecnico
5G, ma l’auricolare lo usi?
Giovanni Pedrozzi, Ing. Geotecnico

5G, tecnologia complessa fonte di campi elettromagnetici, le cui conseguenze sulle persone possono essere comprese solo da medici assieme a fisici. Io fatico a capire, e comprendo le richieste di studi scientifici indipendenti per chiarire la potenziale nocività, senza però creare allarmismi (un rischio residuo non può essere escluso, ma suppongo molto inferiore a quello dovuto al fumo, alcool, inquinamento o al cibo spazzatura).

Vorrei però attirare l’attenzione del lettore su un altro aspetto, del quale non si discute molto, ma che a mio avviso è molto importante: esistono piccoli gesti che consentono di ridurre il TAS (potenza della radiazione assorbita dal corpo umano). Domanda provocatoria: quanti, tra i lettori di questo articolo, usano l’auricolare? Ebbene Il 90% delle radiazioni elettromagnetiche alle quali siamo esposti provengono dagli apparecchi personali come telefonini, tablet e wi-fi casalinghi!

Partendo da questo spunto ecco il mio contributo. Il telefonino impiegato con gli auricolati, cioè tenuto a qualche decina di decimetri di distanza dall’orecchio, permette di ridurre le radiazioni assorbite dal corpo umano da 8 fino a 20 volte! Una discreta alternativa è il vivavoce. Nel manuale d’uso è scritto che il telefonino deve essere utilizzato distanze dal proprio corpo. E se nella confezione vi regalano un auricolare, e per poter declinare ogni responsabilità in caso di causa legale a seguito di una malattia. L’auricolare lo impiego da un decennio, ma siamo pochissimi a farlo. Misura semplicissima.

Anche il Wi-fi è un’altra importante fonte di elettrosmog. Spegni il wi-fi quando non lo usi? Andrebbe fatto (nel mio nuovo ufficio ho collegato tutti i pc alla rete tramite cavo). Quando usi il tablet sulla gambe lo dovresti mettere in modalità aereo. Inoltre il telefonino non andrebbe tenuto in tasca, a meno di tenerlo in modalità aerea, tenerlo nello zainetto o nella borsetta permette di ridurre di molto le radiazioni assorbite dal proprio corpo. Di notte il telefonino non andrebbe tenuto a portata di mano, ma distante almeno qualche metro, meglio se in un'altra stanza.

In Ticino chiediamo sempre più leggi ma poi ci lamentiamo se aumentano i costi dello stato e soprattutto la burocrazia. Invece di autoresponsabilizzarci, si delega tutto allo stato. Ed è soprattutto questo che mi fa più paura di questa società frenetica, la deresponsabilizzazione delle persone. L’ho già scritto di recente e ci ritorno. Di principio sono contro le leggi, soprattutto le proibizioni, ma purtroppo siamo una società pigra e viziata. Ogni legge che abbiamo bisogno per convivere, è una sconfitta per la nostra società, perché vuol dire che non siamo capaci ad autoregolarci. Più si fanno leggi, e più si deresponsabilizza la gente. Andrà finire che lo stato farà delle leggi su come si devono utilizzare i telefonini e il wi-fi.

 

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