Giovanni Pedrozzi, Ing. Geotecnico
5G, tecnologia complessa fonte di campi elettromagnetici, le cui conseguenze sulle persone possono essere comprese solo da medici assieme a fisici. Io fatico a capire, e comprendo le richieste di studi scientifici indipendenti per chiarire la potenziale nocività, senza però creare allarmismi (un rischio residuo non può essere escluso, ma suppongo molto inferiore a quello dovuto al fumo, alcool, inquinamento o al cibo spazzatura).
Vorrei però attirare l’attenzione del lettore su un altro aspetto, del quale non si discute molto, ma che a mio avviso è molto importante: esistono piccoli gesti che consentono di ridurre il TAS (potenza della radiazione assorbita dal corpo umano). Domanda provocatoria: quanti, tra i lettori di questo articolo, usano l’auricolare? Ebbene Il 90% delle radiazioni elettromagnetiche alle quali siamo esposti provengono dagli apparecchi personali come telefonini, tablet e wi-fi casalinghi!
Partendo da questo spunto ecco il mio contributo. Il telefonino impiegato con gli auricolati, cioè tenuto a qualche decina di decimetri di distanza dall’orecchio, permette di ridurre le radiazioni assorbite dal corpo umano da 8 fino a 20 volte! Una discreta alternativa è il vivavoce. Nel manuale d’uso è scritto che il telefonino deve essere utilizzato distanze dal proprio corpo. E se nella confezione vi regalano un auricolare, e per poter declinare ogni responsabilità in caso di causa legale a seguito di una malattia. L’auricolare lo impiego da un decennio, ma siamo pochissimi a farlo. Misura semplicissima.
Anche il Wi-fi è un’altra importante fonte di elettrosmog. Spegni il wi-fi quando non lo usi? Andrebbe fatto (nel mio nuovo ufficio ho collegato tutti i pc alla rete tramite cavo). Quando usi il tablet sulla gambe lo dovresti mettere in modalità aereo. Inoltre il telefonino non andrebbe tenuto in tasca, a meno di tenerlo in modalità aerea, tenerlo nello zainetto o nella borsetta permette di ridurre di molto le radiazioni assorbite dal proprio corpo. Di notte il telefonino non andrebbe tenuto a portata di mano, ma distante almeno qualche metro, meglio se in un'altra stanza.
In Ticino chiediamo sempre più leggi ma poi ci lamentiamo se aumentano i costi dello stato e soprattutto la burocrazia. Invece di autoresponsabilizzarci, si delega tutto allo stato. Ed è soprattutto questo che mi fa più paura di questa società frenetica, la deresponsabilizzazione delle persone. L’ho già scritto di recente e ci ritorno. Di principio sono contro le leggi, soprattutto le proibizioni, ma purtroppo siamo una società pigra e viziata. Ogni legge che abbiamo bisogno per convivere, è una sconfitta per la nostra società, perché vuol dire che non siamo capaci ad autoregolarci. Più si fanno leggi, e più si deresponsabilizza la gente. Andrà finire che lo stato farà delle leggi su come si devono utilizzare i telefonini e il wi-fi.