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L'OSPITETreni cuccette per inquinare di meno

27.06.19 - 08:18
Giovanni Pedrozzi, Ingegnere Geotecnico ETH
Treni cuccette per inquinare di meno
Giovanni Pedrozzi, Ingegnere Geotecnico ETH

Chi ha superato gli anta si ricorda dei treni cuccette, molto utilizzati negli anni ’80 e ’90 per viaggiare attraverso l’Europa. Scompartimenti a 6 letti, scomodi, per poi arrivare a destinazione assonnati. A vent’anni era un divertimento e, non di rado, occasione per conoscere gente da tutta europa, quando ancora le differenze tra i paesi europei erano grandi.

In quegli anni era l’unico mezzo per fare lunghi viaggi; spostarsi in aereo non si prendeva neanche in considerazione, perché i biglietti erano molto cari e pochi potevano permetterselo. Se un amico faceva un volo in aereo, mostrava ai suoi amici il biglietto dell’aereo, e tutti gli chiedevano com’era stato. Le ragazze sognavano di fare le hostes, e i ragazzi i piloti. Mi ricordo da ragazzo il mio primo viaggio in una cuccetta, per andare a Colonia ad imparare il tedesco, poi altri ancora. I treni cuccetta erano molti utilizzati anche dagli emigrati che scendevano di rado per trovare i parenti. Ai tempi il treno lo si prendeva per motivi economici, perché la consapevolezza ambientale non c’era ancora.

Poi all’inizio di questo nuovo secolo sono arrivati i voli low cost e tutto è cambiato. Oggi per i ragazzi\e è normale volare e passare le vacanze in un paese lontano, anche solo per pochi giorni. Gli emigrati possono rientrare nel paese d’origine con regolarità, anche più volte l’anno. Anzi la situazione è addirittura invertita, per risparmiare si sceglie l’aereo, al punto che le FFS hanno tolto l’offerta non più concorrenziale di treni cuccette.

Ma qualcosa sta cambianto, non per motivi economivi ma ambientali. I giovani vogliono rinunciare all’aereo perché inquina, ma per lunghi viaggi non ci sono alternative. Viaggiare in auto non è altrettanto ecologico e in Svizzera i treni cuccette sono stati sopressi. Fare un lungo viaggio in treno seduto su un sedile è molto scomodo. Cosa si può fare? La soluzione potrebbe essere la reintroduzione dei treni cuccette, cosa che le ferrovie austriache stanno già facendo, e le FFS stanno iniziando a considerare. Ma quanto costerà viaggiare con un treno cuccetta? Temo molto, e dubito che sarà concorrenziale con i voli low cost.

La consapevolezza di proteggere l’ambiente sta aumentando al punto che quasi tutti partiti concordano sulla necessità di mettere una tassa sul CO2 ai voli d’aereo perché inquinano molto (si dovrebbe mettere una tassa anche alle crociere e i trasporti marittimi, perché inquinano molto di più, ma questo è un altro tema sul quale magari ritornerò). Quanto incassato dalla tassa sui voli potrebbe essere impiegato per sussidiare le tipologie di spostamento ecologiche, iniziando dai treni cuccette. Si potrebbe anche rendere gratuito il trasporto delle biciclette in treno, che attualmente è a pagamento (la carta giornaliera bici costa 14 franchi).

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