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L'OSPITETroppe poltrone per uno

12.04.19 - 17:28
Roberto Sanvido
Troppe poltrone per uno
Roberto Sanvido

Ora che la burrasca elettorale è passata e che forse serve un cambiamento mi sono reso conto, leggendo e ascoltando i media locali, che oggi subiamo la tuttologia del politico. Per una ragione che non è sicuramente il desiderio di quest'ultimo di essere utile al cittadino, ma per la ricerca di un potere che si disperde tra i gettoni di presenza.

In un Paese dove la politica di militanza è la base della democrazia, faccio un po’ fatica a comprendere come una sola persona possa fare il municipale, il granconsigliere, il consigliere nazionale, il membro del CdA di aziende pubbliche e private e magari pure il dirigente sportivo. Perché se la carica è di militanza e retribuita nel modo giusto, il problema sta nel riuscire a essere presente in modo utile per lo svolgimento delle mansioni che le cariche prevedono. Ma una somma considerevole di cariche ti porta a non essere a sufficienza e lucidamente presente. 

Dico ciò perché negli ultimi anni ho visto molti politici di militanza presenti su vari fronti che riescono a rendere credibile quello che fanno solo con interviste e comunicati. Solo parole che poi alla luce dei fatti sono distanti dal risultato ottenuto.

Prendiamo l’aeroporto di Lugano, oramai una agonia a puntate e il cittadino non riesce più a capire se serve o non serve. Allo stato attuale o si cercano imprenditori del settore o e meglio chiudere baracca.

Altro caso la diatriba sulle Officine, certi interventi di interesse preoccupano il cittadino, non vorrei che alla fine si finisca a Yverdon... eventualità che un certo tam tam suggerisce. Non parlo di EOC e Cardiocentro, poiché spero che un vero politico riesca a mediare una soluzione.

Purtroppo sappiamo che il politico è costantemente alla ricerca di consensi, ma dopo certe soluzioni si capisce  che l'accumulo di cariche o poltrone, a mio modesto parere, va limitato o anche soppresso.

Di casi quasi uguali negli ultimi anni ne abbiamo visti diversi e il problema è sempre il solito, la gestione temporale e il conflitto d'interessi, visto che i politici si trovano a fare il legislatore, il controllore e il controllato. 

Per concludere se il municipale fa il municipale, il deputato fa il deputato... e pure l'imprenditore fa l'imprenditore, forse certi casi di discussa gestione non accadrebbero. Con vantaggi per l'intera collettività.

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