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L'OSPITEAmbiente ed economia: per un approccio sostenibile e coerente

02.04.19 - 10:02
Leonardo Bussi, Candidato UDC al Gran Consiglio
Ambiente ed economia: per un approccio sostenibile e coerente
Leonardo Bussi, Candidato UDC al Gran Consiglio

«Mercoledì 27 Marzo 2019 ho preso parte a una tavola rotonda organizzata a Bellinzona dal Coordinamento per il Clima dal titolo “Clima, partiti a confronto”. Ho molto apprezzato l’entusiasmo dei giovani in sala e ho colto l'occasione per illustrare la mia personale visione sul problema climatico e sulle manifestazioni ambientaliste di questi giorni.

L’impegno dei giovani a sostegno di un mondo migliore e della nostra società è una risorsa indispensabile e preziosa. Va protetta e valorizzata. Questi giovani si meritano che la politica offra loro sia ascolto che proposte concrete e realizzabili. Non slogan elettorali, subito dimenticati dopo le elezioni o accantonati al momento di metterli in pratica perché inattuabili.

L’ambiente, in particolare, (fronte su cui la Svizzera è da sempre molto impegnata e dove ha già investito moltissimo) non può e non deve diventare l’ennesima scusa per imporre nuove imposte o l’ennesimo peso da porre sulle spalle del nostro ceto medio e delle nostre aziende. Non esistono imposte verdi. Esistono solo le imposte e l’impatto che queste hanno sui bilanci delle nostre famiglie e delle nostre imprese.

A mio parere, la peggior risposta che si potrebbe dare alle richieste dei giovani, che hanno sfilato per le strade delle nostre città, sarebbe trasformare l’ambiente in un tema astratto, lontano dalla realtà in cui ci muoviamo e dai vincoli dei bilanci delle famiglie. In fondo a quella strada c’è infatti solo il disinteresse o l’avversione per i temi ambientali da parte di chi fa già adesso fatica ad arrivare alla fine del mese (basti pensare che ogni anno paghiamo oltre 10.5 mld di franchi di sole imposte ambientali).

Al contrario, l’ambiente deve essere un nuovo terreno di sviluppo tecnologico ed economico. Favorire modelli di business che aiutino a risanare l’ambiente, sostenere la riconversione di veicoli e impianti di riscaldamento in forme più rispettose dell’ambiente, gestire il territorio in maniera sostenibile e rispettosa della biodiversità, favorire e sostenere l’agricoltura e l’allevamento di qualità. Sono queste le strade che ritengo vincenti per reinterpretare la cura dell’ambiente e del territorio non come un peso o una costrizione, ma, al contrario, come un’opportunità di sviluppo per la nostra economia e di miglioramento della qualità della nostra vita.

Solo trovando soluzioni che permettano alla tutela dell’ambiente e all’economia di crescere insieme, traendo ispirazione l’una dall’altra, si potranno avere degli effetti concreti di lungo periodo e rendere onore alla volontà dei nostri giovani di vivere in un ambiente migliore e più pulito.

Soluzioni che, necessariamente, dovranno anche essere coordinate con quelle adottate dagli altri paesi. Nessun paese infatti, non importa quanto motivato o tecnologicamente avanzato, può pensare di affrontare il cambiamento climatico da solo. Ciascun paese può invece, nell’ambito delle proprie competenze, puntare a migliorare la qualità di vita dei propri cittadini con azioni mirate che siano economicamente logiche e sostenibili e, al contempo, utili sotto il profilo ambientale.

Come sempre, la bussola dell’azione politica deve essere sempre la stessa: il bene e la volontà della nostra gente. I nostri giovani hanno indicato un obiettivo, sta ora alla politica trovare soluzioni sostenibili e coerenti con quell’obiettivo.»

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