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L'OSPITELa parità salariale è un atto dovuto

28.03.19 - 20:30
Jennifer Martinel, Lista Più Donne, candidata per il Consiglio di Stato e Gran Consiglio
La parità salariale è un atto dovuto
Jennifer Martinel, Lista Più Donne, candidata per il Consiglio di Stato e Gran Consiglio

A 50 anni dal voto alle donne e con tutte le leggi presenti, oggi abbiamo ancora problemi di discriminazione di genere, molestie, e chi più ne ha più ne metta, fatte a discapito delle donne.

Questa è la triste realtà di una nazione emancipata, industrializzata, con un sistema di democrazia diretta.

A fronte di questo sarebbe utile e giusto fermarci per un momento a pensare e riflettere, se effettivamente stiamo facendo qualcosa per cambiare la situazione in tempi ragionevolmente brevi… e la risposta purtroppo è NO!

Di esempi ce ne sono molteplici e quotidiani, ma quello che più preoccupa è che ci sono donne che vorrebbero fare politica attiva o essere attive nelle istituzioni, ma questo di fatto non accade, in quanto per antonomasia l’uomo risulta essere, a modo di vedere di tanti, più competente. Questo approccio è sbagliato perché ci sono delle donne che invece sono molto competenti e preparate e potrebbero portare un contributo fondamentale, visto che ci sarebbe maggior scambio di visioni diverse che produrrebbero idee e soluzione più efficaci ed efficienti, grazie al contributo di entrambi. Ciò implicherebbe anche un maggior equilibrio nelle dinamiche decisionali.

Inoltre spesso accade che il salario di una donna sia sistematicamente inferiore, e che sia difficile progredire a livello professionale se non impossibile, a causa delle barriere sociali e dei luoghi comuni, che considerano ancora oggi la figura maschile più adatta a ricoprire un ruolo di potere. Questo purtroppo accade attraverso mobbing e abusi di potere ai quali le donne sono più esposte e che le scoraggiano a tal punto da farle desistere, oppure semplicemente vengono scartate con una scusa per evitare malcontenti generali.

La parità salariale è un atto dovuto, il datore di lavoro se ha davanti a se una donna con tanto di titolo confacente al ruolo e un’esperienza lavorativa, e dall’altra parte ha un uomo con le stesse qualifiche, è tenuto a dare lo stesso stipendio e non deve nascondersi nelle solite dicerie che la donna un giorno vorrà diventare mamma, o che il capo famiglia è l’uomo. Nel 2019 è ora di smetterla di cercare di prevaricare o di pensare con stereotipi che ormai non dovrebbero più esistere.

Un’azienda seria necessita di personale consapevole e qualificato, perché i dipendenti, siano essi donne o uomini, sono il motore e rappresentano il futuro.

Le donne dovrebbero imporsi maggiormente nella negoziazione dello stipendio, in quanto non deve assolutamente sentirsi inferiore all’uomo perché sono esattamente uguali.

Dopo aver toccato la sfera donna e lavoro, dovremo andare anche a toccare la sfera della nostra società, perché gli eccessi di zelo da parte di certi uomini, che poi nella maggioranza dei casi sfociano in molestie vere e proprie, vanno arginate e vanno debellate.

Nella maggioranza dei casi, sia che succeda nell’ambiente famigliare o sia che succeda a livello lavorativo, non esiste un sistema di prevenzione e tutela del fenomeno, anzi molto spesso si arriva troppo tardi. Resta molto da fare per adattare le nostre leggi, e per incoraggiare le vittime ad agire.

Inoltre ci vorrebbe maggiore sensibilità al problema anche negli ambienti lavorativi, e l’attuazione di misure che permettano alle donne di sentirsi serene nel denunciare il tutto. La politica deve portare alla luce il problema e far scaturire la necessità di prestare attenzione maggiormente all’aspetto umano e psicologico.

Le normative andrebbero inasprite, ovvero i termini di prescrizione di alcuni reati cambiati. Leggi più severe per violenze di qualsiasi genere, mobbing e abusi di potere, e maggior competenze da parte degli attori coinvolti in queste situazioni.

Nella nostra società, le donne e gli uomini hanno ancora tanto da fare per poter finalmente abbattere queste barriere sociali che esistono, e che non dovrebbero esserci nel nostro paese.

Dobbiamo intervenire nell’immediato, perché risulta essere una situazione veramente grave, che nel 2019 ciò accada in un paese che si vanta di essere una società civile e progredita.

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