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OSPITENO all’iniziativa popolare “contro la dispersione degli insediamenti”

18.01.19 - 10:11
Unione Contadini Ticinesi
Tipress
NO all’iniziativa popolare “contro la dispersione degli insediamenti”
Unione Contadini Ticinesi

L’Unione Svizzera dei Contadini (USC) e l’Unione Contadini Ticinesi (UCT) invitano la popolazione il 10 febbraio a respingere l’iniziativa popolare “contro la dispersione degli insediamenti” perché è troppo estrema. Nonostante l’iniziativa miri a una maggiore protezione dei terreni agricoli, la richiesta di congelare al livello odierno le zone edificabili è decisamente eccessiva e non tiene conto dell’attuale realtà agricola, di cui limiterebbe notevolmente lo sviluppo.

Al di fuori delle zone edificabili sarebbero permesse solo costruzioni di “interesse pubblico” e costruzioni per un’agricoltura dipendente dal suolo. Le associazioni di categoria del primario non accettano questa distinzione tra agricoltura “dipendente” e “non dipendente” dal suolo, che è già molto contestata nella pratica agricola e si teme che in futuro ci possano essere ulteriori restrizioni. Per quanto riguarda gli “edifici di interesse pubblico”, si è già assistito in passato a come questa definizione abbia tolto un’enorme quantità di terreni alla produzione agricola.

USC e UCT ritengono che la revisione della Legge sulla pianificazione territoriale 1 (LPT1), così come l’articolo 104a sulla sicurezza alimentare, forniscano già un’eccellente risposta al problema della perdita dei terreni agricoli, senza limitare le possibilità di sviluppo del settore. Basterebbe che le norme vigenti fossero applicate coerentemente e senza eccezioni per limitare la scomparsa dei terreni agricoli e non vi è nessuna necessità di limitare in modo così radicale la possibile creazione di nuove zone edificabili.

Sì alla protezione dei terreni agricoli, ma non sacrificando le possibilità di sviluppo

L’USC e l’UCT si battono da sempre per un uso parsimonioso dei terreni coltivabili. I dati statistici più recenti dimostrano che i terreni coltivabili continuano a scomparire al ritmo di 1 metro quadrato al secondo. Questa tendenza è molto preoccupante, soprattutto se messa in relazione con il tasso di autoapprovvigionamento che in Svizzera è già molto basso, circa il 50%. Le perdite più importanti di terreno agricolo sono causate dall’espansione degli insediamenti e dalla costruzione di infrastrutture pubbliche. L’iniziativa prevede che la creazione di nuove zone edificabili sia ammessa soltanto tramite compensazione di una zona edificabile di dimensioni e valore equivalenti. È ovvio che l’agricoltura voglia mantenere i terreni coltivabili, ma questa iniziativa si spinge troppo in là e rischia di essere controproducente. Un ampliamento delle zone edificabili è necessario per garantire la crescita dell’economia e della popolazione, quando lo sviluppo degli insediamenti verso l’interno raggiunge i suoi limiti.

Agricoltura dipendente dal suolo e agricoltura non dipendente dal suolo

La definizione di produzione agricola dipendente o non dipendente dal suolo è decisamente spinosa. La suddivisione viene fatta sia per quanto riguarda la produzione vegetale sia per quella animale. È considerata produzione dipendente dal suolo quella in cui le piante sono radicate direttamente nel terreno e non importa se si tratta di un’area all’aperto o di un’area sotto vetro, per esempio una serra. Una produzione vegetale è invece considerata non dipendente se non esiste un rapporto sufficientemente stretto con il suolo, quando cioè esiste uno strato di separazione tra radici e terreno coltivato, vale a dire quando il terreno viene sostituito come fattore di produzione: hors sol, lana di roccia, tecnologia dei film di nutrienti, coltura a strato sottile, sistema giapponese, ecc.

Per la produzione animale invece la distinzione tra dipendente e non dipendente dal suolo è legata alla disponibilità di una base alimentare propria. Se gli animali vengono nutriti prevalentemente con mangimi prodotti dall’azienda, si parla di produzione animale dipendente, se invece la maggior parte del mangime viene acquistato si tratta di produzione non dipendente.

La distinzione tra produzione dipendente o non dipendente dal suolo ha già causato diversi problemi e incomprensioni. In seguito a diverse decisioni del Tribunale federale, sempre più sistemi di produzione infatti sono considerati non dipendenti dal suolo, in particolare per quanto riguarda la produzione vegetale.

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