Cerca e trova immobili

L'OSPITELugano: prima come Monte Carlo, ora come Rimini?

07.01.19 - 13:00
Luca Campana, candidato al Gran Consiglio per il PPD, già Presidente di una Commissione di Quartiere
Lugano: prima come Monte Carlo, ora come Rimini?
Luca Campana, candidato al Gran Consiglio per il PPD, già Presidente di una Commissione di Quartiere

Un nuovo "litorale" che parte dalla foce del Cassaratee arriva fino al LAC: questo il sogno per il 2019 di un linguista alla cerimonia di Capodanno tra autorità e popolazione. Secondo urbanisti ed esperti l'opera è realizzabile con un investimento stimato in 100 milioni di franchi. L'idea viene subito appoggiata e cavalcata con impeto ed estremo entusiasmo sui social anche da vari politici nostrani, speriamo solo che la famosa locuzione latina del Panem et circenses che da sempre sintetizza le aspirazioni della plebe, per il caso concreto non diventi alibi per nuove esche elettorali.

Ma mi chiedo: il sogno di una nuova e più esotica Lugano coincide con il problema principale e prioritario per i cittadini, i commercianti e gli imprenditori della Città? Io non lo penso proprio! Piuttosto preoccupano gli aumenti delle bollette che dobbiamo pagare (posteggi in centro, nuova tassa sui rifiuti, ecc.), i costi per i residenti degli appartamenti che anche in periferia sono troppo elevati (se confrontati al salario medio) e il mantenimento della qualità di vita nei 21 quartieri.

Andrebbe pure osservato che la Città ha già numerosi e costosi progetti avallati da Municipio e Consiglio comunale con precise date di consegna (un esempio su tutti: il Nuovo Quartiere Cornaredo). Non ha senso imbarcarsi in speculazioni inutili in tempi poco floridi economicamente.

Poi a seguire, la cosa che mi impensierisce: perché creare una zona spiaggia per poi non potere fare il bagno? Soprattutto in un golfo che non è quello di Cannes e dove i motoscafi abbondano. E dove li mettono i pedalò, da sempre attrazione turistica della Città? E i battelli dove attraccano se non direttamente davanti a palazzo Civico (centro)? Inoltre chi curerebbe la pulizia e che costi aumentati avrebbe la sicurezza (soprattutto notturna)?

E anche lasciando da parte le enormi problematiche naturalistiche, ecologiche e pianificatorie, pensiamo solo a quanto ci vorrebbe alla Città di Lugano per rientrare anche solo in minima parte dalle spese. I costi d'esercizio di un simile lido inevitabilmente ricadrebbero su chi vorrebbe usufruirne, riportando subito il cittadino gabbato ad una triste ed inevitabile realtà.

Prima di lasciarsi abbagliare da simili estemporane proposte (probabilmente non attuabili a causa anche del rapido scoscendimento e dell'instabilità della riva) bisognerebbe conoscere anche i problemi dei quartieri in generale e parlare con chi da più tempo abita il territorio, intendo i Luganesi di vecchia data che aspettano la realizzazione di opere promesse ma non ancora compiute: il nuovo Padiglione Conza, la riqualifica dell'ex stabile PTT a Viganello (vi è una bella mozione PPD in proposito), il Parco Viarno (tanto richiesto dai cittadini di Pregassona e adesso in lista di attesa con la nuova Rotonda); per non parlare dei numerosi spazi pubblici e parchi da riqualificare (e ce ne sono) e i nuovi importanti progetti a scadenza come il tram-treno, il nuovo Stadio ed uffici annessi amministrativi (progetto Sigillo), il nuovo Quartiere Cornaredo.

Bisogna avere uno sguardo per la cosa pubblica più pragmatico e reale, senza lasciarsi andare alle smanie del momento. Il PPD ha avanzato diverse proposte concrete e attuabili con poca spesa: il ripristino delle fontane sul lago, la riqualifica della scalinata degli Angeli, un percorso pedonale da Paradiso a Gandria, il raddoppio del Parco Ciani, ecc. Miglioriamo l'esistente invece di perderci in inutili sogni che portano a volere turisti, ma (come successo poco tempo fa), non poter finanziare i servizi igienici cittadini per poi tenerli ridicolamente chiusi.

 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE