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L'OSPITEIl Ticino migliore, terra di opportunità

02.12.18 - 19:52
Sebastiano Gaffuri, Sindaco di Breggia, candidato PLR al Consiglio di Stato
Il Ticino migliore, terra di opportunità
Sebastiano Gaffuri, Sindaco di Breggia, candidato PLR al Consiglio di Stato

Ripercorrendo la mia personale esperienza, nelle scorse settimane ho più volte descritto il Ticino come la Terra delle opportunità. Ho parlato di come, a nessuno, sia preclusa la possibilità di poter essere istruito, di poter imparare, lavorare ed in generale di poter vivere dignitosamente. Di come in Ticino sia possibile nascere e vivere anche in una valle. Formarsi e crescere professionalmente, ma anche accedere e contribuire al dibattito politico.

Mi sono però reso conto di come tutto questo non sia sufficiente per poter finalmente compiere l’atteso balzo nel futuro. Rappresenta piuttosto un’indispensabile base di partenza, la consapevolezza di vivere in un paese straordinario in cui il futuro non si sogna ma si può costruire e dove l’uomo rappresenta ancora il perno della società con cui modellare il futuro.

È dunque con questa consapevolezza che voglio contribuire a disegnare il futuro del Cantone perché c’è un Ticino migliore a portata di mano.

C’è un Ticino migliore, e forma professionisti. Donne e uomini che possano favorire la crescita, ma soprattutto la continuità di quel tessuto economico fatto di aziende, magari di modeste dimensioni, che faticano ad accogliere gli importanti mutamenti legati alla digitalizzazione e all’introduzione di tecniche e processi produttivi sempre più all’avanguardia.

C’è un Ticino migliore, e protegge il territorio. Il benessere di un Paese non lo si misura solo dalla ricchezza, ma anche dalla qualità di vita. Cogliamo dunque l’opportunità, nell’abbracciare i cambiamenti che si prospettano in ambito lavorativo, per riscrivere il nostro paesaggio. L’opportunità ci è data anche da un lento ma inesorabile cambio di paradigma. Non possiamo andare avanti a consumare territorio nella misura con la quale l’abbiamo fatto sino ad oggi. Abbiamo il dovere di riqualificare, migliorare e in definitiva rendere più bello, vivibile e accessibile il nostro territorio.

C’è un Ticino migliore, e governa sapientemente. Abbiamo bisogno, oggi più che mai, di Comuni forti e autonomi. Comuni che possano effettivamente garantire servizi di qualità secondo il principio di chi comanda paga. Questo non deve passare necessariamente dalle aggregazioni, ma piuttosto da uno Stato che finalmente assuma un ruolo sussidiario nei confronti dei Comuni.

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