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L'OSPITELa Lega in municipio che fine ha fatto?

25.11.18 - 19:57
Giancarlo Jorio, già municipale di Giubiasco
La Lega in municipio che fine ha fatto?
Giancarlo Jorio, già municipale di Giubiasco

Meglio un’opposizione sana che una consociazione. Più passa il tempo, più si percepisce quanto inutile sia la presenza di una Lega in Municipio che né si vede né si sente. Le molte inadempienze vanno, prima segnalate nella sede dovuta istituzionale, poi denunciate pubblicamente. Il Nano, a sentire parlare di collegialità con un “potere” che “fa e disfa” a piacimento si sarebbe sentito a molto disagio (un eufemismo). Ora sembrerebbe che la rappresentanza istituzionale della Lega tiri a campare, peraltro come tira a campare tutto il municipio in attesa delle prossime elezioni. Almeno avessero avuto il buon senso di non farsi “beccare” a mancare di rispetto al cittadino che li paga, se non altro ottemperando un minimo di educazione istituzionale giusto la Costituzione. Il lontano 3 maggio 2017 un cittadino, ha presentato al Municipio di Bellinzona una “p e t i z i o n e” un atto previsto appunto giusto la Costituzione della Repubblica e Cantone Ticino. A prescindere, un’Autorità rispettosa della legge e a ben vedere anche rispettosa del cittadino, già avrebbe da tempo risposto. Si tratta di una risposta dovuta, a domande pertinenti, per fatti d’interesse pubblico, alle quali non si è mai ritenuto di dare seguito, esibendo una totale mancanza di trasparenza, un’arroganza istituzionale inqualificabile a fronte delle evocate prestazioni di qualità delle quali l'autorità sempre si riempie la bocca. Ecco la domanda di 20 mesi fa, attuale allora quanto oggi, visti i fatti di ordine pubblico di questi giorni: “Il Municipio di Bellinzona non reputa, già per una questione di mera opportunità politica, fatto salvo ogni principio di presunzione d’innocenza, di revocare temporaneamente ad Andrea Bersani la carica di vicesindaco, rispettivamente di capo dicastero sicurezza e servizi industriali?” Nel frattempo, si sa che era già stato pianificato che il capo dicastero delle aziende industriali divenisse, per un becero automatismo, presidente del Consiglio direttivo della allora ancora non definita AMB, parimenti presidente della commissione comunale per la protezione dei dati personali. È noto che il vice sindaco e capo dicastero sicurezza, abbia sfasciato le leggi di questo Stato, esercitando precedenti cariche istituzionali. E il leghista municipale, condivide tale modo di amministrare la Città?

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