Aleksandra Terrier, Capogruppo Lega e Consigliera Comunale a Vacallo
In questo spazio i sostenitori del famigerato referendum sul piano regolatore, oltre a sparare sempre tioli sensazionalistici e apocalittici, tipo: “Vacallo: le verità nascoste” continuano a perdere l’occasione per fare chiarezza.
Faccio notare che il mantra è sempre quello dell’essere ben informati, ma di fatto l’esercizio consiste proprio nell’esatto opposto: disinformare e confondere.
Il problema di fondo è che queste persone, invece di informarsi personalmente prima di metter nero su bianco i loro pensieri, partono in quarta – con toni perentori – ma senza mai dare informazioni verificate, corrette o davvero sostenibili.
Dove hanno pescato, ad esempio, l’indicazione “palestre con spalti da 250 posti”?
Nessuno ha mai pensato a una struttura di tali dimensioni. Questa è una vera balla e qualcuno lo deve far notare!
E poi perché si indica “soli 18 posteggi”? Per chi ha partecipato alle serate informative e si è seriamente documentato, dovrebbe essere chiaro che questo tipo di dato non è stato mai divulgato in questi termini, né tantomeno in relazione a ipotetici spalti da 250 spettatori… Questa sì che è disinformazione!
Non parliamo poi delle altre ubicazioni proposte e sbandierate senza tener conto delle superfici a disposizione e di quelle realmente necessarie o dell’acquedotto che sarebbe da spostare (con non pochi costi e disagi), informazione questa che viene subdolamente tralasciata.
Chissà come mai, nel 2014 la nostra espatriata a Collina D’Oro aveva già provato invano a lanciare un referendum sull’ubicazione della CpA fallendo miseramente.
Se le alternative portate avanti dai referendisti sono queste, meglio stendere un velo pietoso. Urge mettere un freno a questi deliri…
La variante di PR che ormai tutti conoscono, visto che è stata più volte illustrata, è stata concepita per lasciare aperta la possibilità di edificare altre strutture oltre alla CpA e ciò si può definire con un una sola parola: lungimiranza.
Ribadisco che l’obiettivo è avviare il progetto CpA in maniera intelligente e in totale trasparenza.
Se un amministratore non guarda oltre al proprio naso, è sicuramente un cattivo dirigente e questo vale nel privato e - a maggior ragione - nel pubblico dove la cosa è di tutti.
Manca poco ormai al voto del 25 novembre, ma invito comunque le penne del “comitato per il no” ad informarsi meglio e a sforzarsi di capire, prima di intorpidire le questioni, soprattutto quando dietro c’è il lavoro diligente e serio di professionisti.