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L'OSPITEBellinzona -Branda e Bersani si fregiano delle penne del pavone

17.10.18 - 10:12
Giancarlo Jorio, ingegnere, ex municipale di Giubiasco
Bellinzona -Branda e Bersani si fregiano delle penne del pavone
Giancarlo Jorio, ingegnere, ex municipale di Giubiasco

Hanno inaugurato l’acquedotto intercomunale di Bellinzona che attinge dalla zona di riserva idrica di Gorduno-Gnosca, pianificato e verificato sotto il profilo della fattibilità negli anno 80 del secolo scorso, per fortuna, quando loro non erano ancora abilitati ad assumere cariche politiche.

Erano i tempi in cui si doveva decidere se procedere alle milionarie opere di protezione della costruenda A2, rispettivamente, scegliere altre zone di approvvigionamento (il boscone di Moleno). Erano i tempi in cui si dovevano mettere in sicurezza le zone adiacenti agli impianti per pompaggio di Bellinzona e di Giubiasco situati in zone critiche, per Giubiasco addirittura in zona industriale e a ridosso della ferrovia.

Se ne sono occupati gli allora capi dicasteri delle rispettive aziende dell’acqua potabile comunali, Giampiero Storelli e Giancarlo Jorio, che oltre che a trattare con la direzione delle strade nazionali, hanno proceduto alla verifica di fattibilità del sito Gorduno-Gnosca, con la consulenza dello studio d’ingegneria del compianto dr. Lombardi, analizzando la situazione sia sotto il profilo quantitativo sia qualitativo della acqua di falda della riserva idrica cantonale. Parimenti hanno collegato (una fusione) le reti di distribuzione di Bellinzona con quella di Giubiasco. Giancarlo Jorio ha infine proposto ad approvazione un piano di protezione dei pozzi in zona Camana in modo da consentire lo sviluppo della zona industriale, altrimenti bloccata.

È inutile ora costruire sopra fondamenti solidi inventando nuove «esigenze di un approvvigionamento sicuro, qualitativamente e quantitativamente adeguato, e la necessità di ottimizzare l’utilizzo delle fonti hanno reso necessario lo sviluppo di un nuovo concetto d’approvvigionamento a livello regionale che si inserisce nella strategia di AMB di gestione integrata ed efficiente della preziosa risorsa idrica».

Le successive decisioni e la realizzazione dell’inutile doppione di acquedotto in valle Morobbia, con una spesa preventivata di 21 milioni di franchi, sono la prova inequivocabile dell’avvento d’incapaci.

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