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OSPITEBasta ostacoli alla realizzazione della volontà del popolo

09.10.18 - 06:06
Vincenzo Lofaro, Membro Comitato UDC Ticino
Basta ostacoli alla realizzazione della volontà del popolo
Vincenzo Lofaro, Membro Comitato UDC Ticino

L'iniziativa per l'autodeterminazione si propone di dare maggior forza e concretezza alla nostra Costituzione, la quale, a causa degli accordi bilaterali e della potente dittatura dell'Unione Europea, è diventata piano piano inefficiente. Già nel passato, lo storico patto del Grütli è sempre stato prova, dal 1291, di concretezza, democrazia diretta e sovranità. Tra le molteplici decisione riportare per iscritto in questo patto, vi è quella di non accettare nessuna intromissione da parte di giudici stranieri. Il 6 dicembre del 1992 gli elettori si pronunciarono contro l’adesione della Svizzera allo Spazio Economico Europeo (SEE). Una ristretta maggioranza dei votanti (50,3%), accompagnata però da una netta maggioranza dei Cantoni (fra i quali anche Ticino e Grigioni) aveva votato per il «no» all’accordo volto a istituire un regime associativo fra i paesi dell’UE e quelli dell’Associazione Europea di Libero Scambio (AELS). L’apporto del Ticino in occasione di quella votazione fu grande e ne seguirono anche dei ringraziamenti da parte del Leader UDC Christoph Blocher. Una battaglia che l’UDC porta avanti con grande forza e volontà è da sempre quella di tenere la Svizzera lontana dalla UE.

La stessa votazione sancì poi una via Bilaterale che portò il popolo in votazione nel 2000 e dunque all’accettazione della via bilaterale Schengen – Dublino.

Questi accordi hanno forse portato a un miglioramento economico della Svizzera, ma nel contempo l’ hanno privata di un grande valore, quello della democrazia diretta, la quale si è indebolita piano piano, dando automaticamente maggior potere al diritto internazionale. Ogni qualvolta la volontà popolare decide qualcosa, il diritto internazionale e gli accordi bilaterali ne cambiano il risultato. Questo comporta la non attuazione della volontà popolare. Negli ultimi anni, il popolo ha assistito alla bocciatura di alcune importanti votazioni:
- limitazione dell'immigrazione voluta dal popolo
- l'iniziativa «Prima i Nostri», che imponeva una preferenza indigena
Entrambe le iniziative furono però bocciate, per colpa del diritto internazionale e degli accordi Bilaterali che ne vietano l'attuazione.

Abbiamo un Consiglio Federale e una politica socialista, rafforzata dai partiti storici, che puntano a un accordo quadro, o meglio: a un’aggregazione all'Unione Europea! L'Unione Europea è stata spesso definita come una sorta di dittatura sociale ed economica, in grado di ridurre gli stati aggregati in miseria e di sottometterli al suo potere. Non è un caso che la stessa venga messa finalmente in discussione anche dai Paesi che ne fanno parte. I Bilaterali hanno reso deboli i diritti dei cittadini Svizzeri perché hanno dato la preferenza, sul libero mercato del lavoro, agli stranieri invece che ai residenti, producendo disoccupazione soprattutto nei Cantoni di confine.

I contrari all'iniziativa per l'autodeterminazione puntano il dito sui diritti umani CEDU. Essi, però, non sarebbero assolutamente toccati da questa iniziativa perché sarebbero garantiti proprio dagli accordi internazionali, ai quali ha aderito anche la Svizzera. Se l'iniziativa avesse avuto un contrasto con i diritti dell'uomo non sarebbe mai potuta essere accolta da Berna e di conseguenza non sarebbe mai neanche potuta essere messa in votazione. Ai grandi politici e giudici dell'Unione Europea dà fastidio che i cittadini Svizzeri vogliano decidere autonomamente sul futuro del loro paese e attribuiscono ai cittadini Svizzeri aggettivi come «razzisti» , «xenofobi», «ignoranti», «incivili e sovranisti». I cittadini Svizzeri hanno il diritto di mantenere una democrazia diretta che attui la volontà popolare; quella stessa volontà popolare che negli ultimi anni viene inesorabilmente ignorata.

Se hai la percezione di votare e di rimanere ingannato da un diritto internazionale, allora il 25 novembre avrai la possibilità di dire «basta» alla dittatura UE e far sì che sia la nostra Costituzione, accompagnata dalla volontà del popolo, a decidere le sorti del nostro Paese. Non cadere nella trappola dei diritti umani usata dai contrari, che tentano di insinuare sensi di colpa nei confronti delle minoranze, o in quella, più generale, dei diritti che principalmente vogliono i socialisti ed i grandi della UE. La nostra Costituzione Svizzera tutela i diritti umani al 100%. Se vuoi essere libero, se vuoi che la tua volontà trovi realizzazione, se vuoi decidere le sorti della Svizzera, il 25 Novembre hai un solo voto, il SÌ!

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