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L'OSPITE«Spendere tempo, lavoro e denaro per peggiorare la situazione»

13.06.18 - 10:26
Melitta Jalkanen, membro del comitato dei Verdi del Ticino
Archivio Tipress
«Spendere tempo, lavoro e denaro per peggiorare la situazione»
Melitta Jalkanen, membro del comitato dei Verdi del Ticino

Un esempio piccolo, ma da manuale, di inefficienza: l’acqua potabile nelle stazioni ferroviarie ticinesi. Come spendere tempo, lavoro e denaro per peggiorare la situazione. Fino a pochi anni fa era ovvio che in un luogo di passaggio così importante ci fosse la possibilità di lavarsi le mani (o la faccia di un bambino), riempire la borraccia, sciacquare la mela da mangiare in viaggio. Insomma quelle situazioni dove noi esseri umani abbiamo bisogno – o magari solo piacere – di avere acqua fresca. Da quando sono apparsi i chioschi e gli automatici che vendono acqua in bottigliette, sono cominciate a sparire le fontanelle. Il cittadino, il viaggiatore che non ha riempito la sua borraccia a casa, rischia di pagare - per avere acqua stagnante! Acqua il cui trasporto ha inquinato il nostro territorio! Per trovarsi con una bottiglietta da smaltire! Pagare per avere meno qualità a tutti i livelli.

Sono anni che le FFS vengono interpellate. Da cittadini singoli, da associazioni (ACSI, ASTUTI…), dalla politica. Il risultato? La nuova stazione di Bellinzona, il giorno dell’apertura aveva una fontana funzionante. Ora è asciutta. A Giubiasco, su entrambe le piattaforme ci sono fontane, fino a pochi mesi fa con rubinetti funzionanti. Ora sono state sostituite dal modello che necessita di una chiave. E sono chiuse. A Lugano, dopo ripetute richieste, sulla piattaforma del binario 1 … Non l’avete visto? infatti è quasi nascosto, bisogna sapere che esiste … hanno installato uno di quei rubinetti che necessitano la chiave. Lascia passare un rivoletto. Soluzione doppiamente insensata: con l’acqua che corre 24 ore su 24 c’è uno spreco assurdo e per riempire la borraccia si rischia di perdere il treno. Un semplicissimo rubinetto, da aprire e chiudere secondo il bisogno, sarebbe perfetto. Così come erano a Giubiasco fino all’intervento.

Fare e disfare è tutto lavorare? - Noi siamo fortunati, abbiamo sempre avuto acqua buona e abbondante, senza doverla comprare in inquinanti bottigliette, trasportate da chissà dove. Appelliamoci a chi gestisce i luoghi pubblici, di mettercela a disposizione. In modo semplice, economico e sensato.

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