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L'OSPITESicurezza-lavoro-democrazia diretta, sono a rischio!

13.06.18 - 06:57
Lofaro Vincenzo, Membro Comitato UDC Ticino
Sicurezza-lavoro-democrazia diretta, sono a rischio!
Lofaro Vincenzo, Membro Comitato UDC Ticino

In questi anni la Svizzera sta subendo un vero attacco alla neutralità e alla propria costituzione.

Il 9 febbraio rimmarà una data storica, in quanto il popolo svizzero approvò il testo dell’iniziativa “contro un immigrazione di massa”con il 50,3% dei consensi contro il 49,7% di no. Un affluenza del 56% la più alta partecipazione degli ultimi anni. Approvata da 17 cantoni e respinta da 9. In Ticino ci fù un approvazione del 68,2% con un affluenza del 57.08%. In questi anni vi sono state varie votazioni al Nazionale agli Stati (iniziativa RASA"Raus aus der Sackgasse", in italiano "Fuori dal vicolo cieco" – varie versioni “light del Consiglio Federale). Ma alla fine nessuna prova dei nostri politici a Berna di voler ristabilire un tetto massimo di contigenti ed un tetto massimo di permessi di dimora, o di notificare un minimo di posti vacanti con precendenza ai residenti, ma soprattutto di non voler attuare la volontà popolare!!

Il partito UDC lancia l’iniziativa “ prima i nostri” in modo tale da regolare nella costituzione una legge che permetta la preferenza indigena, nel privato, nello statale e parastatale. Il popolo Ticinese ha risposto con un 58% in favore dell’iniziativa. Anche qui i politici dei partiti storici Ticinesi vanno contro l’iniziativa e contro il partito UDC affermando che l’iniziativa non può essere applicabile.

L’iniziativa riceve la garanzia Federale ed è quindi conforme al diritto Federale, ma il dibattito si è poi spostato a livello Cantonale per l’applicazione sulla costituzione Ticinese. Ebbene anche qui i partiti storici fanno un altro bel regalo ai Ticinesi, applicando “Prima i Nostri” solo nello statale e nel parastatale ma non nel privato dove vi è la maggior parte dei problemi occupazionali e di dumping salariale. La motivazione? Va in contrasto con il diritto internazionale…quindi il bene dei cittadini non può contrastare il diritto internazionale, facendo solo leva sulla nostra costituzione? Una bella bugia che fa comodo a molti ed è per questo che non è stata applicata!

Il partito UDC dopo aver ricevuto tutti questi no da parte dei partiti storici e non dai cittadini che hanno confermato per ben due volte che vi è qualcosa che non funziona più nel mercato lavorativo e nella gestione dell’immigrazione, lancia l’iniziativa “ stop all’immigrazione di massa”, la quale vuole disdire gli accordi bilaterali per porre fine a questi continui sabotaggi da parte dei partiti storici e del Consiglio Federale che punta chiaramente ad un agregazione alla UE. Incredibile ma senza troppa sorpresa, i pilastri dei partiti storici confermano che lotteranno contro il partito UDC e l’iniziativa, e tutto questo la dice lunga sul bene che vogliono al paese. Da più di un anno si parla anche di accordo quadro e dell’iniziativa per l’autodeterminazione “ il diritto svizzero anziché giudici stranieri”.

Possiamo nuovamento constatare che la classe politica a Berna è assolutamente pro UE, in quanto 11 giugno 2018 alle ore 23:36 solo il partito UDC ha lottato per mantenere la nostra costituzione e la nostra democrazia diretta ancora sicura, ma purtroppo la maggioranza è composta dai partici storici che hanno preferito bocciare il testo. Da notare che tra i Consiglieri Nazionali Ticinesi solo Chiesa Marco, Pantani Roberta e Quadri Lorenzo hanno sostenuto l’iniziativa.

Il popolo però potrà andare alle urne e ribaltare questa votazione, in modo da confermare per l’ennesima volta, che il popolo Svizzero vuole la propria costituzione inviolata e con una forte neutralità.

Il giorno 11 giugno 2018 una coppia Ticinese viene aggredida da 8 Eritrei. Ma allora perché mai andare contro l’iniziativa “ stop all’immigrazione di massa? Vorrei tanto sapere cosa ne pensano i fautori del “apriamo le porte a tutti”, del “non possiamaespellerli.” Ma questi partiti, che Svizzera vogliono? La vogliono piena di disagi? La vogliono meno sicura? La vogliono piena di dumping salariale? La vogliono sottomessa alla UE? Io non voglio questo tipo di Svizzera, ma vorrei una Svizzera e la dobbiamo volere tutti, sicuramente sicura, con un mondo del lavoro che sia per tutti, ma con una preferenza idigena che è di tutto diritto, e non da ultimo una Svizzera che regola il flusso migratorio.

Siamo in una situazione sociale dove diventa incomprensibile il comportamento dei partiti storici che lottano in tutti i modi con il partito UDC.

Un politico viene eletto dal popolo in modo da diffendere i propri diritti e non per fare gli interessi personali o degli altri, ma purtroppo questo è quello che constatiamo e trovo sia una mancanza di responsabillità.

Se vogliamo veramente avere una sicurezza d’ordine pubblico, se vogliamo un mondo del lavoro che diamaggior spazio ai residente, se vogliamo salvaguardare la democrazia diretta, allora ci vuole prima di tutto un visione ed una collaborazione da parte di tutti i partiti, la quale sarebbe la soluzione più difficile ma la più auspicabile e la più responsabile.

Ma vista l’assenza di responsabilità, la stessa che non manca al partito UDC e quella di sostenere e firmare l’iniziativa “stop all’immigrazione di massa” per una limitazione dei flussi migratori, volta a colpire gli accordi bilaterali e disdirli, i quali hanno portato solo problemi e pochi giovamenti, sia in sicureza che sul mondo del lavoro.

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