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L'OSPITEParco Nazionale del Locarnese, una voce fuori dal coro

08.06.18 - 06:09
Dario Lanini, Brissago
Ti Press
Parco Nazionale del Locarnese, una voce fuori dal coro
Dario Lanini, Brissago

Domenica a Brissago, e in altri sette comuni, ci sarà una delle votazioni più sentite degli ultimi 50 anni. Mi sono informato, mi sono documentato, ho fatto domande (e ricevuto risposte) da organizzatori e da persone direttamente coinvolte. Dopo aver preso in considerazione ogni punto di vista (anche quelli che, all’apparenza, sembrava che non mi interessassero, invece approfondivo e mi informavo!) ho deciso di votare un secco NO al parco nazionale del locarnese.

Voto no, perché è davvero inutile. Non c’è nulla in più da proteggere nelle nostre montagne: è già tutto ultra protetto, ci sono bandite di caccia, riserve forestali, leggi che limitano decisamente l’attività umana a beneficio della natura. Secondo me non è quindi necessario crearne di ulteriori.

Voto no, perché trovo assurdo cercare di ripopolare delle valli imponendo dei divieti. Se davvero si volesse ripopolare una valle, almeno stagionalmente (ho una casa in Verzasca, non ho il domicilio, purtroppo non sono lì ogni weekend, ma quando ci vado penso che tra grotti, agricoltori, macellai, negozi, eccetera... di soldi ne lascio un bel po’) si dovrebbe cercare di togliere qualche imposizione, di permettere qualche modifica strutturale (ovviamente nel rispetto dello stile e del paesaggio della zona) e cercare di venire in contro a qualche desiderio delle persone che, seppur non abitano lì, possono portare, nel limite del possibile qualche franco “in valle”. E venire in contro non significa poter costruire un grattacielo, ma magari non imporre un tank delle acque luride come se la casa fosse abitata tutto l’anno da una famiglia di 4 persone.

Voto no, perché un’ente pubblico è obbligato a rendere pubblici anche i suoi conti. Cosa che con il parco Nazionale del locarnese non è successa. Sarà anche tutto legale, ma io sto ancora aspettando la risposta alla domanda che ho fatto personalmente a Brissago. Ma se fosse tutto così bello non sarebbe nei loro interessi mostrare ai contribuenti che tutto è stato fatto in modo trasparente?

Voto no, perché non è vero che in zona periferica non cambia nulla. Oltre al fatto che, a denti stretti, in una serata è stato ammesso che ci saranno delle commissioni che valuteranno le modifiche edilizie... ma se davvero non cambia niente... a cosa serve una zona periferica??

Voto no, perché le motivazioni del sì non mi hanno convinto. Ma che razza di motivazione è il fatto che un parco deve essere approvato “già solo per il fatto di essere parco”?????

Voto no, perché il giornale più letto nel locarnese, influenzato da chissà chi, si è ben guardato di esporre anche le motivazioni del no. Trovo che in un paese democratico sia una cosa scandalosa.

Voto no, perché in un paese democratico, è inconcepibile che il cantone metta a disposizione 82 franchi per informare ogni elettore su una votazione, per qualsiasi tema sia. Donald Trump per diventare

presidente degli USA ha speso 4 dollari per elettore, un ventesimo. E se fosse stata informazione sarei magari anche stato d’accordo. Invece è stata una propaganda senza precedenti.

Voto no, perché i municipi, fregandosene delle opinioni dei patriziati e delle persone che li hanno eletti, hanno detto che tutti erano d’accordo.

Voto no, perché quando ho fatto alcune domande a chi portava le bandierine “bello e possibile” in paese mi rispondeva “Roma per toma”, gli ho chiesto se hanno letto la carta del parco. Mi hanno risposto: ho letto il necessario.

Voto no, perché per riempire le tasche di 4 gatti, come scriveva oggi il sig. Morgantini sul giornale, devono smenarci più di 13’000 elettori.

Voto no, perché una buona parte delle persone che hanno interessi nel PNL, se va bene non abitano nei comuni del parco. Quando va male non hanno nemmeno il domicilio nel locarnese.

Voto no, perché è facile predicare che i divieti sono di poco conto, se non ti toccano personalmente.

Voto no, perché mi piace andare a cercare funghi anche nella zona nucleo del parco, e non capisco come mai io dovrei rinunciare a farlo per ingrassare il proprietario di qualche albergo di Locarno, Muralto, Minusio, che non deve rinunciare a nulla.

Voto no perché ho un cane che adoro, e al quale cerco di far fare ogni bella esperienza possibile. Tra queste rientra anche l’andare in montagna, e le montagne sopra a dove abito sono in zona nucleo.

L’ordinanza federale sui parchi non prevede che i cani vi possano accedere. Si parla di deroghe, ma l’UFAM, fino a prova contraria, non le ha ancora concesse. Sfido chiunque a dimostrarmi il contrario.

Voto no, perché se i promotori avessero ragione, e il parco portasse il turismo che si auspica, quelli che devono investire per l’allargamento e il mantenimento di strade e posteggi sono sempre e comunque i soliti contribuenti.

Voto no per tanti altri motivi, e se qualcuno ne volesse discutere sarei ben felice di farlo, ma pretendo che mi venga portata qualche motivazione valida e ben documentata, e non il fumo che viene gettato negli occhi dai promotori perché è bello e possibile.

Voto no, perché io un parco non lo voglio, perché secondo me non porta nulla di buono, e perché se la gente che tiene al suo territorio cominciasse a spendere qualche franco in paese e ci mettesse del suo per portare avanti dei progetti validi, oggi del parco non ne staremmo nemmeno parlando.

 

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