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OSPITECacciatori e Parco nazionale: rimettiamo il campanile al centro del villaggio!

08.05.18 - 18:30
Federazione Cacciatori Ticinesi
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Cacciatori e Parco nazionale: rimettiamo il campanile al centro del villaggio!
Federazione Cacciatori Ticinesi

Sull'edizione di martedì 8 maggio de La Regione il sindaco di Onsernone ha pubblicato un contributo in cui accusa gli oppositori al Progetto di Parco nazionale del locarnese (PNL) di propagare fake news. Nel contempo abbiamo letto un contributo apparso sul portale laregione.ch con un titolo che ci ha fatto letteralmente trasalire: "Il mondo venatorio sostiene il Parco nazionale", precisando appena sotto che i cittadini cacciatori esprimono un "convinto appoggio" al progetto. Alla faccia delle fake news verrebbe da dire! E questa allora come la dovremmo definire? Veniamo allora ai fatti! Innanzitutto la Diana delle Valli (società che copre il territorio della Valle Onsernone e delle Centovalli) ha votato nella propria assemblea una risoluzione con 36 voti contrari al PNL, 3 contrari e 1 astenuto. Non da meno la Società cacciatori del Verbano e la Diana Vallemaggia che dal canto loro nelle rispettive assemblee si sono espresse all'unanimità contro il PNL. Da ultimo, per chiudere il cerchio, sabato scorso l'assemblea dei delegati della FCTI ha pure votato a larghissima maggioranza una risoluzione contro tale progetto (110 contrari, 1 favorevole e 3 astenuti). Ora che 20 cacciatori sui quasi 700 dei distretti di Locarno e Vallemaggia e sui 2'200 che compongono la FCTI siano favorevoli al PNL è legittimo e la loro opinione va rispettata. Ma affermare che essi (e stiamo parlando del 1% dei cacciatori ticinesi!) rappresentano il mondo venatorio non è solo una fake news ma una bufala colossale e una prevaricazione bella e buona. Anche nella Federazione di caccia vigono regole democratiche che, piaccia o non piaccia, devono essere rispettate. E da questo punto di vista l'esito dei nostri processi decisionali è stato chiaro e inequivocabile. Il minimo che ci si debba attendere è una rettifica che rimetta il campanile al centro del villaggio.

La posizione della FCTI è nota da tempo ed è sempre stata coerente sin dall'inizio: la stessa è stata per altro ribadita a chiare lettere nella recente assemblea dei delegati con un secco NO al progetto di Parco nazionale del Locarnese; dopo la sonora bocciatura del Parc Adula era auspicabile che i promotori di questo progetto ne traessero i dovuti insegnamenti ma, a poche settimane dal voto, dobbiamo purtroppo constatare che così non è.

E a questo proposito, vale anche la pena di ricordare che il Progetto cantonale delle Zone di tranquillità, preparato in due anni di riunioni del Gruppo di Lavoro nominato dal Consiglio di Stato e pronto dallo scorso mese di novembre per la messa in consultazione presso gli Enti interessati, è tuttora fermo al palo per volere dei promotori che hanno bussato presso l’Ufficio federale dell’Ambiente chiedendo di far pressione sugli uffici cantonali allo scopo di bloccare il tutto fino ad avvenuta votazione sul Parco del Locarnese. Ma c'è di più: mancando le necessarie superfici per le cosiddette zone nucleo sul suolo ticinese, si sta tramando per far diventare questo progetto un Parco nazionale transfrontaliero (si noti la contraddizione nei termini!) che sconfinerebbe in Italia, grazie anche a una modifica dell'Ordinanza sui Parchi nazionali fatta approvare in fretta e furia qualche mese fa dal Consiglio federale (quando si dice il caso...). Questo modo di agire denota da un lato scarso rispetto per una Federazione che rappresenta 2'200 cacciatori ticinesi e dall'altro una opacità che rafforza il sospetto di chi teme che si vogliano nascondere informazioni importanti.

In ogni caso, pur con tutto il rispetto per i 20 cacciatori in questione, la FCTI ha adottato una chiarissima presa di posizione contraria al progetto di PNL per cui invitiamo tutte le cerchie interessate - media compresi - a prenderne atto.

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