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L'OSPITEVacallo, «c’è un grande prato verde dove nascono speranze…»

24.02.18 - 08:54
Mara Grisoni, Collina d’oro. Ex consigliera comunale di Vacallo
Ti-Press
Vacallo, «c’è un grande prato verde dove nascono speranze…»
Mara Grisoni, Collina d’oro. Ex consigliera comunale di Vacallo

Già, le speranze di chi spera resti tale. Di chi con lungimiranza, a suo tempo, aveva espresso la sua contrarietà nella scelta dell’ubicazione della casa per anziani. Perché per molti la zona Conca Bella non era il luogo adatto ma il Municipio non ha lasciato spazio a critiche o suggerimenti ed ha portato avanti con prepotenza (perché di questo si tratta) i suoi progetti.

Noi contrari abbiamo fatto di tutto per far capire che c’erano della valide alternative. Alternative che non sono neanche state prese in considerazione se non molto superficialmente (vedi rapporto SUPSI): dietro al centro sociale oppure accanto alle scuole elementari (ex asilo). Per ognuna c’era una scusa pronta: l’accessibilità, lo spazio, il traffico, ecc. E poi la frase di chi non ha altri argomenti “o la facciamo lì o non la facciamo” per creare inutili allarmismi. Volevano farci credere che se avessimo scelto un altro posto, la Fondazione San Rocco non avrebbe finanziato la casa per anziani. Ma come? Servono o non servono questi posti letto?

Sta di fatto che a fine 2014 il consiglio comunale ha votato la convenzione, tra il Municipio di Vacallo e la Fondazione Casa San Rocco, per la concessione di un diritto di superficie per la realizzazione della casa anziani.

Su 24 consiglieri comunali, una era contraria: io. Non ero d’accordo sull’ubicazione e sul modo di procedere del Muncipio. Il che non significava che non gli davo fiducia, ma solo che mi aspettavo più trasparenza. Non sono abituata a comprare a scatola chiusa e il mio ruolo di politica era anche quello di dar voce a chi come me aveva dei dubbi.

Dopo quella votazione ho quindi deciso di lanciare un referendum che è purtroppo fallito. Se fosse passato avrebbero dovuto presentarci il progetto completo e forse, in quel caso, molti si sarebbero resi conto che faceva acqua da tutte le parti come il terreno scelto per realizzarlo. Ma prima o poi tutti i nodi vengono al pettine.

Hanno dato tutto per scontato. Hanno voluto fare i grandi con l’unico scopo di realizzare delle strutture che nulla hanno a che fare con gli anziani. Si sono imposti senza mai mettersi in discussione. Ci hanno accusati di non capire nulla, di essere dei “guerrafondai” o, ancora peggio, dei “terroristi”.

Sarà, ma avevamo ragione!

Il Lodevole Municipio ha fatto il passo più lungo della gamba ed è inciampato lungo il sentiero che dal cimitero porta al Centro Sportivo. Sentiero situato in una zona agricola protetta.

Ciò significa che quella zona non si tocca. Lo sapevano tutti ma hanno fatto finta di nulla. Pensavano che qualcuno avrebbe chiuso un occhio davanti ad un progetto così ambizioso ma per fortuna non è stato così. Il Dipartimento del Territorio (grazie!) non ha approvato le varianti di piano regolatore. Quindi, se non cambieranno l’ubicazione, le alternative saranno: per i visitatori un bell’autosilo accanto al cimitero con passeggiata di 230 metri fino alla CpA mentre per i mezzi di servizio (ambulanze, medici, fornitori, trasportatori, ecc.) un accesso dalla via Conca Bella (accanto alla chiesa di San Simone).

Dicevano che se il referendum fosse passato avremmo perso un sacco di tempo. Sono passati tre anni e non hanno ancora strappato un filo d’erba dal campo.

Chissà se avranno imparato la lezione. Chissà se torneranno sui loro passi. Chissà se la popolazione ha capito come stanno le cose. Bé, meglio che si sbrighi perché poi sarà troppo tardi per lamentarsi.

Noi referendisti volevamo solo evitare un’inutile perdita di tempo.

Le alternative ci sono, sfruttatele!

Bisognerà rinunciare alla palestra, alla mensa e alla sala multiuso ma se non erro lo scopo principale è dare dei posti letto agli anziani che ne hanno bisogno. Sicuri di voler perdere altro tempo?

 

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