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OSPITEPerché un Festival del Tempo?

01.02.18 - 18:00
Matteo Quadranti, membro di Futuranda e presidente Associazione Athena
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Perché un Festival del Tempo?
Matteo Quadranti, membro di Futuranda e presidente Associazione Athena

Perché il tempo è meraviglia, come tutto ciò che suscita domande. E l’uomo, da quando ha acquisito coscienza di sé, cerca delle risposte. Alcune domande possono essere le seguenti mentre alcune risposte magari le troveremo assieme, voi e noi dell’Associazione Futuranda e delle altre associazioni co-organizzatrici, durante la giornata del 27 maggio 2018 a Chiasso. Da dove veniamo e dove andiamo? Il tempo è reale perché esiste anche fuori di noi (c’è un tempo istituzionale) o è illusione, soggettività dentro di noi (tempo personale)? Esiste una neurobiologia del tempo? Perché certi minuti d’amore ad esempio ci sembrano eterni mentre la lontananza dalla persona amata ci pare interminabile? Il tempo ha una direzione (dal passato al futuro) oppure vi è una dimensione spaziotemporale che ci porterebbe su un piano diverso e/o indietro nel tempo? Einstein ha ancora ragione oggi quando scriveva che più alta è la velocità più lento è il tempo? La gravità rallenta il tempo? Comprendere la natura del tempo grazie a diverse scoperte scientifiche e interrogazioni filosofiche, sembra sarà fondamentale in questo millennio per comprendere alcune questioni etiche e politiche fondamentali come quelle della giustizia intergenerazionale e dell’inizio e della fine della vita. Lo storico Yuval Noah Harari nel suo best seller “Homo Deus, Breve storia del futuro” ci lascia intendere che la tecnologia e le scienze umane, biomediche potrebbero in un futuro non troppo lontano portare l’uomo a vivere fino al 150 o 200 anni se non, più in là, raggiungere lo stato divino di immortale risolvendo il “problema della morte”. Come vivremmo il nostro tempo se fossimo posti di fronte ad una evidenza scientifica che non vi è un al di là: nessun paradiso e nessuna reincarnazione? Quanto tempo dovremmo lavorare, e, se Aristotele riteneva che lo scopo del lavoro era guadagnarsi il tempo libero che era tempo per oziare o di libertà, oggi, con le macchine che ci toglieranno tempi e sforzi di lavoro, come trascorreremo il maggior tempo libero e come lo finanzieremo? Come finanzieremmo le pensioni, sempre che sussistessero? La guerra contro la morte (con l’eugenetica, la correzione del DNA,…) è uno dei progetti più importanti di questo secolo anche perché accoppiato a quelli attrattivi della ricerca della felicità e dell’eterna giovinezza. Vi sarà ancora un tempo per nascere e un tempo per morire? Quale è l’importanza del tempo nel sonno (i cui disturbi sono in crescita) e quale la sua percezione in certe malattie (tumore maligno, Alzheimer, dislessia, …) che ci possono affliggere da giovani o da anziani? Senza il senso della successione temporale non sarebbe possibile la sequenza delle lettere e delle parole (ovvero il linguaggio) e nemmeno sarebbe possibile la musica (sequenza di note), lo sport col ritmo del ballo, della corsa, del coordinamento. Il senso del tempo si sviluppa con noi: entro 18 mesi acquisiamo la consapevolezza del presente, dai 18 ai 42 mesi il senso del “prima-adesso-dopo”, verso i 30 mesi percepiamo il senso del futuro. La parola “domani” compare prima di “ieri”, perché quest’ultima comporta la memoria che diventa cosciente ai 30-32 mesi. La riflessione astratta sul tempo è possibile dai 10-12 anni. Da qui l’importanza delle esperienze fisiche e sensoriali già in tenera età. Ed infine, la natura ha i suoi tempi: quello necessario a smaltire certi rifiuti e scorie che produciamo. Quanto beneficio trarremmo nel consumare i cibi di stagione invece di surgelati? Il tema del tempo – forse perché viviamo un eterno e frenetico presente - è oggetto di recenti pubblicazioni di successo. L’associazione culturale Athena parteciperà al Festival con una conferenza di Arnaldo Benini, professore emerito dell’Università di Zurigo, neuroscienziato, che ci parlerà de “L’Avventura dell’uomo: perché invecchiamo”. Il Festival offrirà per il resto varie altre attività fisiche, ludiche, enogastronomiche e sensoriali per tutti i gusti.

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