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OSPITEFermata la privatizzazione delle multe ai cittadini ticinesi?

26.01.18 - 16:29
Raoul Ghisletta, granconsigliere PS
Ti Press
Fermata la privatizzazione delle multe ai cittadini ticinesi?
Raoul Ghisletta, granconsigliere PS

La risposta del Consiglio di Stato alla mia interrogazione 185.17, intitolata “Continua l’ondata di privatizzazioni nel settore della sicurezza?” contiene importanti e positive dichiarazioni. Essa traccia innanzi tutto il contesto: la revisione della legge federale sulle multe disciplinari non entrerà in vigore prima del 2019 e toccherà ben 17 leggi federali, quindi non solo la legge sulla circolazione stradale! L’idea è di sgravare le autorità penali, introducendo sanzioni semplici, rapide e uniformi in caso di infrazioni semplici e di lieve entità. E fin qui nulla di strano o scandaloso.

Le cose si complicano e il dibattito si fa rovente, quando bisogna stabilire chi darà queste multe ai cittadini: saranno funzionari pubblici di polizia o agenti privati di sicurezza? Il Sindacato polizia VPOD e altri hanno manifestato preoccupazioni. Infatti alcuni (stralunati) Comuni ticinesi firmatari di una petizione all’autorità cantonale hanno chiesto di recente di introdurre la possibilità di affidare tale compito alle agenzie di sicurezza private.

Il Governo indica che la modifica di legge federale consentirebbe in effetti ai Cantoni di introdurre una base legale per la privatizzazione delle multe (modifica contro la quale sicuramente scatterebbe un referendum per motivi di principio, di tutela dei diritti del cittadino e di lotta al dumping delle condizioni di lavoro). Anche con le nuove norme il personale di sicurezza privato deve in ogni caso sottostare rigidamente alla polizia pubblica; e soprattutto, afferma l’esecutivo, oggi ormai tutti i Comuni ticinesi dispongono di una polizia comunale, che può assumere direttamente degli ausiliari e degli assistenti di polizia alle proprie dipendenze (quindi sono funzionari pubblici). Pertanto secondo l’esecutivo ticinese è meglio che gli ausiliari e gli assistenti di polizia comunale vengano ben integrati nella polizia di prossimità: la loro presenza rende infatti visibile sul terreno la polizia comunale, migliorando il sentimento soggettivo di sicurezza della popolazione, e contribuisce alla conoscenza del territorio e del tessuto sociale.

Da ultimo il Governo indica di non essere a conoscenza di Comuni che attribuiscono ad ausiliari privati di sicurezza l’emissione di multe disciplinari: questo è illegale ed invito i cittadini a segnalare eventuali abusi. Ad oggi gli agenti privati di sicurezza possono unicamente notificare all’Ufficio giuridico della Sezione della circolazione stradale le infrazioni di veicoli nelle zone pedonali.

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