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L'OSPITE«Bellinzona: un SI convinto al regolamento comunale»

11.01.18 - 12:31
di Gilbert Jorio, presidente PS Bellinzona
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«Bellinzona: un SI convinto al regolamento comunale»
di Gilbert Jorio, presidente PS Bellinzona

Il prossimo 21 gennaio come cittadini di Bellinzona saremo chiamati a pronunciarci sul regolamento comunale della nuova Città. Uno strumento fondamentale per il buon funzionamento della Città e adattato alla nuova realtà. Lo stesso è stato votato a larghissima maggioranza dal Consiglio comunale, ma non può entrare in vigore a seguito del lancio del referendum da parte di Lega/MPS/UDC. Di conseguenza un aspetto essenziale della nuova Città non può ancora essere concretizzato: il coinvolgimento dei quartieri nella vita istituzionale della Città. Un punto ritenuto da tutte e tutti come essenziale per il buon funzionamento del Comune.

Di fatto ad essere contestato è un unico articolo su 127, l’art. 91 relativo alle indennità riconosciute ai membri dell’esecutivo. In queste ultime settimane ne abbiamo sentite di tutti i colori. Al di là di tutto rimane il fatto che non è possibile pensare di amministrare la nuova Città, con i suoi 43'900 abitanti, 1'500 dipendenti e oltre 300 milioni di franchi da gestire all’anno, come si amministravano i singoli Comuni precedenti. L’aggregazione è stata fatta proprio per fare un passo avanti, per unire le forze nell’ottica di un salto di qualità che ci permetta di affrontare con maggior forza le sfide, alcune epocali, che ci stanno davanti. Si tratta quindi in primis di cambiare mentalità, di guardare oltre la punta del proprio naso e di finalmente uscire da situazioni non particolarmente edificanti legate principalmente a questioni e asti personali legati, a non averne dubbio, alla vecchia Bellinzona.

Se è vero che nessuno è obbligato a fare il Municipale, è altrettanto vero che nessuno vive d’aria. Se è vero che la carica di Municipale da visibilità , è altrettanto vero che assorbe molto tempo e energie. Se è vero che l’impegno a favore della collettività è importante, allora è giusto che questo venga adeguatamente riconosciuto dalla comunità stessa. L’ammontare delle indennità per i membri dell’esecutivo di Bellinzona di oggi e di domani, se confrontate con quelle riconosciute da altre Città svizzere paragonabili per dimensione, è decisamente contenuto. Basta guardare i dati riportati sull’opuscolo distribuito a tutti i fuochi con il materiale di voto. Altrove spesso vige il professionismo, con remunerazioni ben più elevate e oneri sociali pagati dal Comune, ossia dalla comunità.

I contrari al nuovo regolamento non fanno altro che proporre un processo alle intenzioni continuo e incessante, buttando là un paio di proposte alternative che di fatto comporterebbero un cambiamento radicale del sistema in vigore da decenni in tutti i Comuni del Canton Ticino. Infatti votare no il 21 gennaio significa non più indennizzare il lavoro svolto in Municipio, che per noi è quello che conta!, ma bensì la presunta perdita di guadagno nella propria professione. Al centro quindi non ci sarebbe più l’attività in Municipio, ma bensì la propria attività privata. Il tutto condito da una flagrante e ingiustificata disparità di trattamento fra i singoli municipali a parità di impegno e di onere lavorativo nell’esecutivo. Senza contare l’onere amministrativo e le relative difficoltà per accertare l’effettiva perdita di guadagno del singolo municipale.

Il nostro invito è quindi quello a votare SI al regolamento comunale, ricordandosi anche che è praticamente impossibile ricevere molto dando poco e che la lotta non andrebbe fatta per abbassare il reddito agli altri ma per alzare quello di tutti.

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