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L'OSPITERSI servizio pubblico imparziale? Branda e Bersani palesemente in conflitto d’interesse

09.01.18 - 10:50
Giancarlo Jorio, ex municipale di Giubiasco
RSI servizio pubblico imparziale? Branda e Bersani palesemente in conflitto d’interesse
Giancarlo Jorio, ex municipale di Giubiasco

Ieri RSI ha programmato un dibattito televisivo di attualità in vista della prossima votazione del 21 gennaio 2018 di Bellinzona nel merito della rimunerazione del Municipio. In quel salotto la presenza del sindaco Mario Branda e vicesindaco Andrea Bersani, a mio giudizio, risultava inappropriata.

Il principio di mera opportunità politica e il dovere di astenersi da interventi diretti in un dibattito televisivo, laddove si discutevano le rimunerazioni che concernono il Municipio di Bellinzona, è stato ignorato in particolare da chi interessato direttamente.

Bontà loro, il binomio in una palese situazione di conflitto d’interesse, ha difeso con enfasi e perorato la causa per i soldi che li riguardano, ma tant’è.

Bersani è perfino riuscito a esibire il meglio di se indicando “che non gli sarà riconosciuto il premio Nobel per la generosità per il suo equo e disinteressato sindacato nell’ex comune di Giubiasco”, approfittando dell’assenza di un contraddittorio in grado di puntualizzare i ben noti casi che hanno consentito, nell’esercizio di una carica istituzionale, l’ adozione di decisioni finalizzate a rifuggire responsabilità ben definite per ingenti danni causati da abusi di privati, favorendo interessi non propriamente della comunità.

Si ricorda che l’ex sindaco dell’ex comune di Giubiasco ha lasciato, incidentalmente, che suo padre e altri amici ai quali aveva intimato una missiva munita di provvedimenti penali, non fossero perseguiti per le responsabilità e che gli oneri del disastro ambientale restassero carico del comune.

Bersani ha inoltre sfoggiato il suo alto senso del pudore e, da avvocato, della deontologia professionale, rimproverando a un collega che operava con un mandato di rappresentanza per attività e una carica da considerare alla stregua di un mandato privato, una responsabilità come, se in quel caso, si fosse trattato di una carica pubblica.

Insomma, l’esibizione del binomio ha mostrato, con la pretesa d’informare il cittadino in modo equilibrato, quanto il dovere d’imparzialità istituzionale sia alto a Bellinzona in una serata dove le assurdità sono state enfatizzate e si è cercato di spostare l’attenzione del cittadino da una preoccupante normalità quotidiana d’inadempienze.

Con quale stato d’animo gli onorevoli avranno affrontano il dibattito, ben consapevoli che in questi giorni, le istituzioni che rappresentano cercano di eludere domande e omette di concedere la consultazione di atti, per il diritto un obbligo dovuto, per accertare presunte recenti pesantissime inadempienze, portate a buon fine sotto gli occhi di una classe politica, interfaccia del problema?

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