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L'OSPITEBellinzona, non si ha nemmeno il pudore di ammettere di aver fallito!

19.12.17 - 19:04
Giancarlo Jorio, ex municipale di Giubiasco
Ti Press
Bellinzona, non si ha nemmeno il pudore di ammettere di aver fallito!
Giancarlo Jorio, ex municipale di Giubiasco

Secondo quanto appreso dai media, il Municipio per il disservizio connesso con la recente nevicata di 20 cm di neve si sarebbe detto «insoddisfatto dell'esito delle operazioni di sgombero: qualcosa non ha funzionato e sono tuttora in corso delle verifiche».

Bontà loro, ci si poteva attendere la piena ammissione delle responsabilità e la messa a disposizione della carica istituzionale, invece, ancora, si è confrontati con una smisurata ipocrisia.

Da un’autorità che ha deciso di realizzare l’inutile acquedotto in valle Morobbia, che resta a secco per 90 giorni consecutivi in caso di siccità, consapevole che l’opera è un doppione di quella pianificata e approvata che attinge dalla riserva idrica di Gnosca e che, in considerazione di ciò sta dissipando 17,5 milioni di franchi che graveranno sull’utenza del nuovo comune per più di 40 anni, ci si poteva immaginare che almeno si evitasse di scadere nel baratro per una nevicata ordinaria che si vorrebbe sbolognare quale evento straordinario. La fantasia creativa, si sa non ha limiti, al caso è palpabile da tutti.

In luogo di assumere le responsabilità per non aver saputo organizzare per tempo un servizio invernale degno di questo nome, si preferisce ancora a bocce ferme, esibire una smodata arroganza istituzionale.

Insomma senza un minimo di pudore nei confronti dei cittadini che con le imposte contribuiscono a pagare anche la retribuzione degli onorevoli, ancora si evita di fornire un’analisi oggettiva e consapevole dell’incapacità esibita, peraltro avendo mandato allo sbaraglio sul terreno un’intera squadra di uomini in tempi e modi inappropriati, sprovvisti di macchinari e attrezzature idonee al caso.

Anche la polcom non è stata in grado di mettere in atto un piano di emergenza, predisponendo con tempestività adeguati dispositivi, omettendo di incanalare il traffico in unici sensi di marcia sulle strade innevate e ridotte nella loro funzionalità dai depositi di neve e ghiaccio, lasciando l’ignaro utente in altre oggettive difficoltà.

Il fatto di aver reso difficile, talvolta al limite del pericolo, la vita quotidiana a tutti i cittadini, loro malgrado costretti a spostarsi per necessità, non porta un’adeguata autocritica e assunzione di una responsabile responsabilità.

Insomma, il Municipio alla prima occasione di mostrare quanto valga gestendo con professionalità almeno il servizio primario di manutenzione invernale in modo adeguato per rapporto a un evento prevedibile, ha clamorosamente fallito.

Ovvio è che, da un’autorità che pretenderebbe di essere remunerata, il sindaco con fr. 120’000.- annui, il vicesindaco con fr. 95’000.-, i municipali con fr. 80’000.- peraltro sostenuti da un rimborso spese forfettario annuo di fr 12'000.- al sindaco, di fr 9'000.- al vicesindaco e di fr 6'000.- ai municipali, per un siffatto disservizio e per l’esibita eloquente incapacità di assolvere il dovere di amministrare la Città, ci si poteva attendere la piena ammissione delle responsabilità e la messa a disposizione della carica istituzionale.

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