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L'OSPITELa nevicata a Bellinzona, la politica, i soldi e ...

17.12.17 - 10:35
Giancarlo Jorio, ex municipale di Giubiasco
La nevicata a Bellinzona, la politica, i soldi e ...
Giancarlo Jorio, ex municipale di Giubiasco

La carica istituzionale, tanto bramata e sostenuta con cospicue spese per farsi eleggere, si vorrebbe, per diretta proposta del Municipio trasformata ed equiparata a una prestazione remunerata come se in quel contesto si operasse in modi e tempi professionali.
Allo stato delle cose, chi esercita una carica istituzionale in rappresentanza della politica, diversamente dai funzionari, ad esempio, non porta dirette responsabilità.
È utile ricordare anche soltanto i più recenti casi che hanno consentito, nell’esercizio di una carica istituzionale, l’adozione di decisioni volte a rifuggire responsabilità per ingenti danni causati da abusi e negligenze, favorendo interessi non propriamente della comunità e lasciando che gli oneri restassero a
carico della comunità.
È inequivocabile, che la nevicata di questi giorni, benché poca cosa nei confronti della complessa amministrazione della Città, già abbia mostrato la solita commedia dell’arte della politica, che recita “a canovaccio” ripetendo vecchie e pretestuose scusanti, fornendo un'altra prova di smodata arroganza.
Insomma, il servizio di manutenzione invernale andava studiato e collaudato in estate, così che insorgendo, si sa in inverno la necessità d’intervento, fossero disponibile prontezza e sicurezza.
Su tutto con l’assunzione di adeguate responsabilità da chi pretenderebbe esercitare la carica equiparata a una prestazione professionale remunerata, come se in quel contesto si operasse in modi e tempi professionali.

... la maleducazione istituzionale.

Il 29 giugno 2017, nella forma di petizione ho chiesto al Municipio quando s’intende procedere al prelievo dei contributi di miglioria per le opere straordinarie concernenti le premunizioni per i riali Fossato e Vallascia, tecnicamente concluse, secondo le indicazioni dell’ex servizio tecnico dell’ex comune Giubiasco.
Si presume che al Municipio non sia da spiegare che la Costituzione della Repubblica e Cantone Ticino del 14 dicembre 1997, art. 8.2 l, sia da ossequiare procedendo in tempi congrui a fornire una risposta.
I regolamenti dello scaduto comune di Giubiasco indicavano che la risposta andava data in 60 giorni, il nuovo regolamento di Bellinzona è silente al riguardo, ma comunque dopo 180 giorni si presume che un’autorità, che non perde occasioni per comunicare la dedizione, la vicinanza e di gradire l’interesse e la partecipazione del cittadino alla gestione della cosa pubblica, una risposta era pur tenuta a fornirla.
Diversamente dovremmo cominciare a pensare che prevalga l’attitudine del vicesindaco Bersani che della Costituzione cantonale ha mostrato farsene un baffo, avendola già in un recente passato offesa con uno sgarbo da destituzione dalla carica.
Nel merito dei contributi, in quel di Giubiasco dove il Bersani raccoglie voti da chi è chiamato a passare alla cassa per aver beneficiato in forma accresciuta dei lavori pubblici di premunizione e di messa in sicurezza dei riali Fossato e Vallascia, da sindaco è già stato bacchettato per ben due volte dal Tribunale
amministrativo per aver tentato di omettere il dovuto prelievo. Inoltre si ricorderà la sua diretta partecipazione attiva, in palese conflitto d’interesse, all’omissione dei doveri di un’autorità, peraltro da lui personalmente rappresentata in qualità di sindaco, che ha omesso di far passare alla cassa i responsabili dei danni causati della discarica abusiva di Scarpapè scivolata a valle per un temporale estivo, tra questi anche suo padre. I danni, valutati dell’ordine di 7-800 mila franchi sono tuttora a carico dei cittadini del Comune.
Insomma, la carica di municipale di Bellinzona deve restare una missione e un gratificante piacere di mettere a disposizione della comunità conoscenze professionali e fornendo un servizio, primariamente volontario. La retribuzione non deve fare gola. Meno soldi, più rotazioni e meno inganni.

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