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OSPITEPerché un centro giovani?

28.11.17 - 11:37
Giovanimazione
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Foto d'archivio
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Perché un centro giovani?
Giovanimazione

Durante l’adolescenza i giovani formano la loro identità sulla base di caratteristiche che tendono a rimanere stabili nel tempo. È quindi importante individuare quelle esperienze che consentono loro di arricchirsi, soprattutto verso il senso della cooperazione, della cittadinanza e della responsabilità. 

Al giorno d’oggi, l’individualismo, il fare da sé risulta sempre più importante. Sembra che le persone si muovano solo per interesse personale, si calcolano i costi-benefici invece di cooperare e di pensare in modo collettivo. Tutto ciò indebolisce le relazioni, crea paure e incertezze soprattutto negli adolescenti che soffrono in modo particolare il passaggio da ragazzini alla condizione adulta.

Spesso i giovani mostrano difficoltà nell’avere progetti positivi per il futuro, sfornando invece progetti irreali, in un mondo come quello virtuale, che li bombarda di messaggi incoerenti e spesso senza valori.

É dunque importante poter offrire loro esperienze fuori dalle mura domestiche, che consentano la costruzione di un’adeguata identità adulta, che li renda responsabili delle proprie azioni e sensibili alla vita degli altri, della collettività, permettendo esperienze di solidarietà ed integrazione.

Ecco perché bisogna creare le condizioni in modo che questa giovane generazione possa dar vita alla società del futuro, dando così un senso alla propria vita.

A tale scopo è di rilevante importanza offrire uno spazio sociale che i ragazzi possano vivere dapprima “sperimentando” a piccoli passi, per potersi poi misurare, provare, scontrarsi con i propri limiti per conoscersi.

Il centro giovani è questo spazio sociale, una sorta di spazio transizionale tra famiglia e società che stimola e accompagna all’autonomia, dove i ragazzi possono sperimentare delle positive opportunità di crescita, confrontarsi, acquisire esperienze, imparare a gestire il proprio tempo, diventare responsabili, poiché c’è sempre presente l’animatore e/o l’animatrice socioculturale, figure adulte indispensabili che stimolano l’interesse, favoriscono l’interazione, li accompagnano, e li ascoltano.

E’ dunque una palestra di relazioni sociali, un laboratorio di esperienze e di cittadinanza.

Per i giovani adolescenti diventa una seconda casa dove incontrare gli amici e svolgere le attività che a loro piacciono. Si condividono interessi e passioni e si scambiano esperienze ed idee. Qui possono cimentarsi in attività di gruppo ricreative, culturali o formative con le quali sviluppano nuove competenze.

Il centro giovani è uno spazio di aggregazione per giovani dai 12 ai 18 anni, con accesso libero, in cui opera un animatore socioculturale. Qui si promuovono la partecipazione attiva, l’autonomia, la responsabilità e l’educazione tra pari. Si favoriscono le relazioni tramite l’incontro e lo scambio, si sperimentano le regole della convivenza civile.

Questi “luoghi per crescere” non devono però diventare dei “ghetti” in cui confinare i ragazzi e rassicurare la coscienza di noi adulti. Poiché la vita e la società non sono fatte a compartimenti stagni, per cui ben vengano le collaborazioni e le interazioni con altre associazioni, enti e istituti vari.

L’intera comunità dovrebbe prendersi a carico il benessere dei giovani e non solo coloro che a diverso titolo soffrono di carenze educative e assistenziali, ma tutti gli adolescenti poiché sono persone che attraversano un periodo delicato della propria vita.

A Mendrisio mercoledì 29 novembre, all’interno dell’evento “Porte aperte al centro giovani” si terrà una tavola rotonda sulle politiche giovanili.

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