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L'OSPITEDue "sì" alla previdenza vecchiaia 2020

19.09.17 - 14:41
Il Consiglio Svizzero degli Anziani (CSA)
Due "sì" alla previdenza vecchiaia 2020
Il Consiglio Svizzero degli Anziani (CSA)

Per il Consiglio svizzero degli anziani (CSA) «i milionari sono anche delle persone». La campagna del no contro la riforma della previdenza per la vecchiaia 2020 contesta il fatto che anche i milionari percepiranno 70 franchi al momento di andare in pensione. È tuttavia noto che per l’AVS le cittadine e i cittadini sono uguali. I contributi per finanziare l’AVS provengono totalmente dai redditi da attività
lucrative. La rendita che i benestanti ricevono è tuttavia uguale a quella di qualsiasi beneficiario AVS. I ricchi partecipano quindi in maniera notevole a finanziare l‘AVS. Il CSA non considera un privilegio il fatto che i benestanti possano beneficiare di un supplemento alla loro rendita AVS. Potrebbero magari utilizzarlo per una buona causa, il tutto esente da tasse.

Il Consiglio svizzero degli anziani (CSA) brinda alla salute della riforma per la previdenza della vecchiaia 2020. Gli oppositori alla riforma si lagnano del fatto che il tasso dell‘IVA subirà un innalzamento. Ne conseguirebbe fra l’altro un aumento del costo del boccale di birra! Il CSA ci tiene a precisare: nei prossimi 3 anni non succederà nulla. Verrà unicamente trasferito lo 0.3% dell’IVA dall’AI alle casse dell’AVS. Quindi nessun timore: il prezzo del boccale di birra non subirà alcun ritocco verso l’alto. Solo a partire dal 2022 l’IVA sarà aumentata dello 0.3%. Ciò significa che una birra del costo di franchi 4.50 subirà un aumento di 1,6 centesimi. Se un gaudente desiderasse pagare un franco in più all’AVS, dovrà impegnarsi a scolarsi ulteriori 62 "stanghe" di bionde.

Il Consiglio svizzero degli anziani (CSA) rammenta di non creare fossati tra giovani e anziani. Coloro che si oppongono alla riforma della previdenza per la vecchiaia 2020 mettono in gioco la solidarietà tra le generazioni. I giovani sono vittime della riforma, i vecchi ne approfittano. Si paventa l’emissione di un assegno a vuoto che più tardi i giovani non potranno incassare. Il CSA richiama a una maggior obiettività. L‘AVS si basa sul principio della solidarietà. I giovani devono assicurarsi oggi la possibilità se non la certezza che le rendite possano essere versate fra 30 anni.
A questo proposito è importante mantenere un’economia solida e che il tasso di natalità aumenti.

Il Consiglio svizzero degli anziani avverte: «Un piano B è destinato a fallire!». I contrari alla riforma sono molto divisi nelle loro argomentazioni. Criticano l’assegnazione di un supplemento di 70 franchi ai futuri
beneficiari dell‘ÂVS, sono contrari ad un aumento dell’IVA, contestano l’innalzamento dell’età della pensione delle donne, disapprovano la diminuzione del tasso di conversione del secondo pilastro, taluni sono per una pensione popolare, altri non ne vogliono sentir parlare.
Il CSA ricorda che negli ultimi 20 anni tutte le proposte di revisione del nostro sistema previdenziale sono state bocciate dal popolo. Vogliamo riproporre un nuovo rifiuto? Non scordiamoci che secondo
i sondaggi il 40% degli elettori UDC, su temi di carattere sociale non condividono le raccomandazioni della direzione del partito e che il 60% degli anziani, circa un anno fa, ha votato a favore del potenziamento dell’AVS.

Il Consiglio svizzero degli anziani (CSA) insiste: «Se non ora, quando?». La riforma della previdenza per la vecchiaia 2020 è frutto di un compromesso. Ci si è dati un lasso di tempo sufficiente per elaborare delle soluzioni globali proponibili sul lungo termine. Il CSA vuole consolidare oggi il nostro sistema di previdenza sociale. È ora di agire! I contrari non propongono nessuna soluzione. Se il no dovesse passare,“mala tempora currunt“. Non da ultimo i deficit dell’AVS aumenterebbero vertiginosamente.

Il Consiglio svizzero degli anziani (CSA) si chiede: La popolazione in Svizzera in via di estinzione? I contrari alla riforma della previdenza per la vecchiaia 2020 dipingono una quadro drammatico della situazione. Vi sono sempre più anziani e sempre meno bambini. Ciò causerebbe un peggioramento del nostro sistema pensionistico. Forse che la Svizzera sarà prima o poi disabitata? Per contro il CSA constata che i movimenti della popolazione hanno una loro dinamica che va stimolata.Oggi di sicuro stiamo invecchiando. Ma non solo perchè gli uomini vivono più a lungo, ma anche perchè il nostro paese ha una natalità in costante diminuzione. Ciò causa ovviamente un aumento della popolazione anziana. E‘quindi necessario creare condizioni quadro affinchè un aumento o perlomeno un consolidamento dell’attuale struttura della popolazione possa essere assicurato.

Dal Consiglio svizzero degli anziani (CSA): «Anche le donne sono per il sì». È un dato di fatto che l’età di riferimento verrà portata per tutti a 65 anni. Ma vi sono innovazioni che vanno a favore delle donne attive professionalmente, in particolare per coloro che lavorano a tempo parziale. Infatti la loro rendita AVS sarà più alta. Potranno inoltre mantenere i loro contributi versati al secondo pilastro invece di essere costrette a ritirarne il capitale. Il tutto a favore di una maggior sicurezza. Perciò le signore del nostro Consiglio invitano a votare SI alla riforma della vecchiaia 2020!

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