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L'OSPITESì alla strategia energetica 2050 e alla tassa sul sacco

14.04.17 - 16:54
Raoul Ghisletta, granconsigliere e segretario VPOD Ticino
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Sì alla strategia energetica 2050 e alla tassa sul sacco
Raoul Ghisletta, granconsigliere e segretario VPOD Ticino

La legge federale sull’energia in votazione è un controprogetto indiretto all’iniziativa per fare uscire la Svizzera dal nucleare (purtroppo caduta in votazione popolare lo scorso novembre) ed è combattuta da un referendum dell’Unione democratica di centro ed alleati. La strategia energetica 2050 contiene parecchi elementi che garantiscono maggiore sostenibilità, tra cui il divieto di costruire nuove centrali nucleari e di riciclare il combustibile radioattivo. La legge fissa dei criteri indicativi per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per la riduzione del consumo elettrico ed energetico. Essa promuove pure l’efficienza energetica e la riduzione del consumo di CO2, per esempio vietando l’importazione di certi tipi di veicoli molto inquinanti e introducendo la possibilità di vietare i riscaldamenti a nafta. Le misure contenute nella legge sono purtroppo insufficienti per garantire da sole una svolta sul fronte del clima e dell’energia sostenibile, ma il Sindacato VPOD invita a votare Sì, nella speranza che esse vengano seguite da ulteriori passi.

Sì alla tassa sul sacco in Ticino

Il Sindacato VPOD Ticino sostiene la modifica della legge cantonale per la protezione dell'ambiente, che prevede l'introduzione di un nuovo sistema di finanziamento comunale dello smaltimento dei rifiuti. La votazione popolare avviene a seguito di un referendum contro la decisione del Parlamento ticinese, promosso in particolare dalla Lega dei Ticinesi di Lugano (il ministro Zali è favorevole). La situazione attuale vede tre tipi di finanziamento comunale: I) 49 Comuni con la tassa sul sacco; II) 64 Comuni con sola tassa di base (e senza tassa sul sacco): III) Lugano e in parte Bioggio che finanziano con il budet generale lo smaltimento dei rifiuti (per la Città di Lugano i costi di smaltimento dei rifiuti solidi urbani con la modifica di legge dovrebbero scendere di 1,5 mio. Fr annui).

Quali sono i tre punti della modifica di legge?

Innanzi tutto c’è l’obbligo dell'introduzione da parte dei Comuni di una tassa di base, che deve coprire unicamente i costi di raccolta dei rifiuti solidi urbani e gli investimenti (i Comuni possano applicare delle facilitazioni per le persone bisognose).

In secondo luogo vi è l'obbligo per i Comuni di introdurre una tassa comunale sul sacco, che deve coprire i costi di smaltimento dei rifiuti solidi urbani non riciclabili. Il Consiglio di Stato fisserà una tassa tra 1,10 fr e 1,30 fr per sacco di 35 litri. La tassa sul sacco è: a) ecologica in quanto incoraggia la separazione dei rifiuti riciclabili (si stima a un -15% il volume del rifiuti bruciati all'inceneritore di Giubiasco); b) finanziariamente intelligente in quanto fa pagare meno i singoli cittadini che effettuano la separazione dei rifiuti riciclabili; c) rispettosa della legalità in quanto conforme al diritto federale (principio del chi inquina, paga); d) socialmente sopportabile, in quanto i Comuni possono decidere di dare un determinato numero di sacchi gratuiti alle persone bisognose;

Infine la legge dà la facoltà ai Comuni di finanziare con tasse causali lo smaltimento dei rifiuti riciclabili (scarti verdi, ingombranti).

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