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L'OSPITEPerché rinunciare a crescere? SI alla trasformazione giuridica delle AIM

04.03.17 - 08:32
Gabriele Ponti, Consigliere Comunale PLR
TiPress
Perché rinunciare a crescere? SI alla trasformazione giuridica delle AIM
Gabriele Ponti, Consigliere Comunale PLR

Il 5 marzo si voterà in merito al cambiamento di forma giuridica delle Aziende Industriali di Mendrisio (AIM). Le cittadine ed i cittadini di Mendrisio avranno la grande opportunità di dare una svolta alla politica energetica della loro città, mantenendo inalterato il potenziale di sviluppo del comune.

Le tematiche legate alle AIM sono sempre state molto importanti per i commissari PLR che da tempo si prodigano affinché le Aziende Industriali di Mendrisio possano mantenere il loro potenziale di sviluppo: proponendo emendamenti per non svuotarne le casse, insistendo per fare in modo che l'acquisto delle reti avvenisse in tempi brevi e spingendo la realizzazione della nuova sede.

In questo modo si è potuto mantenere inalterato il potenziale di sviluppo e la valorizzazione delle attività svolte dalle aziende. Ora il momento è propizio e la trasformazione di forma giuridica sancirebbe la definitiva concretizzazione delle potenzialità racchiuse all'interno delle AIM. È fondamentale dunque il passaggio a dei progetti reali, proficui e concreti.

Ci sono tutte le condizioni quadro. Infatti tutti i possibili dubbi legati al destino del personale delle Aziende sono stati dissipati dall'accordo che il Fronte Unico Sindacale (FUS) ed il Municipio hanno stipulato da tempo, garantendo così una pace del lavoro e riconoscendo l'importanza della serenità delle maestranze.

Il controllo che Municipio, Consiglio Comunale e, di conseguenza, la popolazione avranno sulle AIM SA sarà ulteriormente supportato dal Consiglio di Amministrazione (CdA).

La trasformazione di forma giuridica aggiungerà un ulteriore livello di verifica. Infatti il CdA sarà responsabile dell'implementazione delle linee guida dettate da Municipio e Consiglio Comunale. In aggiunta per legge i membri del CdA sono responsabili di garantire una governance ottimale.

Il compenso che i membri percepiranno è il risultato di attente valutazioni fatte da tempo in Commissione della Gestione su spunto del PLR che ha trovato concordi tutte le forze politiche. Durante i lavori mai nessuno ha obbiettato su tale soluzione. Nemmeno sui nomi proposti nel messaggio e nell'emendamento. A titolo di paragone, nel 2017, il compenso del CdA del SACD è stato di 27'500 franchi. Cifra praticamente uguale ai 30'000 franchi previsti quale compenso totale del futuro CdA.

Il cambiamento di forma giuridica influirà anche su un altro punto importante: la politica energetica che il comune vorrà e potrà adottare. Personalmente ho sostenuto e sostengo l'uscita dal nucleare. Proprio per questo ci si deve organizzare per assicurare un'indipendenza di approvvigionamento energetico per la Svizzera. Con le AIM SA avremo la possibilità di investire somme considerevoli nella creazione di impianti fotovoltaici, aumentando considerevolmente la fetta di energia rinnovabile erogata dalla rete di proprietà. Il mercato si sta muovendo velocemente proprio in questa direzione e l'iter di una decisione comunale non permetterebbe alle AIM di partecipare a questo sviluppo. Questa sarà una svolta importante sia dal punto di vista ambientale sia dal lato finanziario. Infatti, da una parte la quota di rinnovabili salirebbe così al 10% e dall'altra gli investimenti per il comune avrebbero una resa del 6% per anno sull'arco di una ventina d'anni (vita stimata di un impianto fotovoltaico di generazione attuale).

Fatico veramente a capire coloro che hanno sostenuto l'iniziativa per uscire anticipatamente dal nucleare ma che oggi vogliono impedire alle AIM di poter contribuire al cambiamento della politica energetica della propria città!

Bisogna evidenziare infine il doppio beneficio finanziario: da un lato gli investimenti per l'acquisto delle reti, la costruzione della nuova sede e possibili importanti investimenti nelle energie rinnovabili potranno essere affrontati senza intaccare le casse comunali, che addirittura potranno beneficiare di ammortamenti straordinari che lasceranno intatti il moltiplicatore di imposta e la progettualità di Mendrisio malgrado la partenza di un grosso contribuente.

Una volta che è possibile prendere più piccioni con una fava, perché ci si oppone anteponendo argomenti populisti a decisioni pragmatiche ed ottimali?

Io voglio crescere, io il 5 marzo voteró SÌ.

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