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OSPITENaturalizzazione agevolata degli stranieri di terza generazione: 10 motivi per votare NO

05.02.17 - 08:45
Lorenzo Quadri, Consigliere nazionale, Lega dei Ticinesi
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Naturalizzazione agevolata degli stranieri di terza generazione: 10 motivi per votare NO
Lorenzo Quadri, Consigliere nazionale, Lega dei Ticinesi

Il prossimo 12 febbraio saremo chiamati a votare sulla naturalizzazione agevolata dei giovani stranieri di cosiddetta “terza generazione”. L’iniziativa è promossa dal partito socialista il quale immagina, in questo modo, di reclutare nuovi elettori tra i neo-svizzeri, candidando massicciamente questi ultimi anche a ruoli istituzionali (basta guardare le liste PS di certi cantoni per rendersene conto). Il sedicente “centro” ha seguito, in nome del politicamente corretto.

L’oggetto in votazione va fermamente respinto. Ecco 10 motivi per farlo.

    1. La definizione “giovane straniero di terza generazione” è ingannevole. Non indica un giovane che è nato ed ha sempre vissuto in Svizzera, così come pure i suoi genitori, mentre i suoi nonni sono immigrati nel nostro paese e dopo ci sono sempre rimasti. Il libretto di voto ben spiega cos’è in realtà un giovane straniero di terza generazione. Leggersi la definizione prima di compilare la scheda.
    2. Non è affatto vero che i cosiddetti stranieri di terza generazione sono integrati per definizione. Anzi, dall’esperienza fatta nei paesi a noi confinanti emerge che parecchi seguaci dell’Isis sono proprio giovani di terza generazione (alcuni sociologi parlano di “generazione Allah”).
    3. Certi stranieri, provenienti da retroscena culturali, religiosi e sociali incompatibili con i nostri, non potranno mai essere integrati, indipendentemente dalle “generazioni”.  
    4. L’integrazione del candidato/a deve essere valutata in modo accurato e caso per caso. L’unica autorità che può svolgere tale verifica è quella di prossimità, ossia i consigli comunali con le loro commissioni, incontrando personalmente i candidati. E anche così si prendono comunque delle cantonate. Nella procedura agevolata che si vorrebbe introdurre, la competenza passerebbe esclusivamente alla Confederazione. Gli uffici bernesi valuterebbero solo in base alla documentazione, in prima linea l’estratto del casellario giudiziale, senza aver mai visto il candidato. Ma non essere un delinquente con condanna cresciuta in giudicato ancora non significa essere integrato!
    5. Non c’è alcun bisogno di agevolare le naturalizzazioni per chicchessia. Già adesso, ogni anno oltre 40mila cittadini stranieri ottengono il passaporto rosso. In Europa solo quattro paesi hanno un tasso di naturalizzazione superiore al nostro: Lussemburgo, Irlanda, Svezia e Spagna. In Germania, in proporzione alla popolazione, si naturalizza quattro volte meno che da noi. Dunque, non è affatto vero che le procedure svizzere per ottenere la cittadinanza sono troppo difficili o punitive.
    6. Il 40% dei naturalizzati degli ultimi 10 anni proviene dalla Turchia e dall’area balcanica. Non si tratta quindi di persone di Stati a noi confinanti e culturalmente affini.
    7. Già oggi si naturalizzano persone non integrate. Ad esempio, gli estremisti islamici residenti a Basilea che impedivano alle figlie di partecipare alle lezioni di nuoto, e che per questo sono stati condannati dalla CEDU, sono svizzeri di origine turca. Qualsiasi ulteriore allentamento sulle verifiche dell’integrazione non potrà che portare alla moltiplicazione dei casi di questo genere.
    8. La naturalizzazione agevolata degli stranieri di terza generazione serve solo ad imbellettare le statistiche sugli stranieri in Svizzera, riducendone artificialmente il numero.
    9. La concessione della cittadinanza elvetica è di fatto irrevocabile. Non è una formalità amministrativa, bensì un atto politico. E tale deve rimanere. I giovani stranieri di terza generazione possono ovviamente accedere al passaporto rosso: seguendo le pratiche ordinarie. Se sono davvero integrati, non avranno difficoltà.
    10. Se passa la naturalizzazione agevolata, ovvero pressoché automatica, degli stranieri di terza generazione, la prossima tappa sarà la concessione della cittadinanza svizzera a chiunque ne farà richiesta?

 

 

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