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OSPITENessun sostegno alla legge d’applicazione sull’immigrazione

14.12.16 - 08:00
Gruppo PPD
TiPress
Nessun sostegno alla legge d’applicazione sull’immigrazione
Gruppo PPD

La Svizzera deve poter adottare le misure che le consentono di gestire l’immigrazione in maniera autonoma. È questa l’esigenza dell’iniziativa contro l’immigrazione di massa accettata dal popolo nel 2014. L’applicazione elaborata dal Parlamento, senza misure che riguardano l’immigrazione, non mette in atto la volontà popolare.

Il popolo ha accettato ormai quasi tre anni fa l’iniziativa contro l’immigrazione di massa che chiedeva la gestione autonoma dell’immigrazione in Svizzera. Il PPD si è opposto a questa iniziativa ma accetta il verdetto popolare ed ha quindi provato ad attuarlo. La soluzione elaborata dal Parlamento non contiene alcuna misura riguardante l’immigrazione. Si tratta di una semplice ed inefficace regolamentazione della disoccupazione che si focalizza sui lavoratori, senza alcuna distinzione sulla loro origine. Le misure saranno prese unicamente nel momento in cui, in Svizzera, sarà registrato un tasso di disoccupazione superiore alla media. Le statistiche attuali mostrano che non siamo in questa situazione. Il risultato sarà di conseguenza la non applicazione della legge, la mancata attuazione della volontà popolare e la non regolamentazione dell’immigrazione. Sin dall’inizio il Gruppo PPD ha proposto una soluzione di attuazione efficace ed ha presentato un concetto che prevedeva una clausola di salvaguardia. La soluzione PPD avrebbe rispettato l’Accordo sulla libera circolazione delle persone, utilizzando il margine di manovra esistente. La volontà popolare avrebbe dunque potuto essere applicata senza andare a minacciare gli accordi bilaterali.

Il PPD è un Partito che prende in considerazione la volontà popolare e dunque anche la volontà espressa dal popolo sull’immigrazione di massa. Il Gruppo PPD, pur cosciente della necessità di adottare una soluzione entro febbraio 2017, non può sostenere quanto uscito dai lavori parlamentari. La via auspicata dall’UDC non è inoltre praticabile poiché porta chiaramente alla denuncia degli Accordi bilaterali.

Il Gruppo PPD si asterrà dunque in occasione del voto finale.

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