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L'OSPITE«Solidarietà e sostegno alle lotte del personale del settore pubblico»

25.11.16 - 21:18
I delegati regionali di Unia adottano una risoluzione contro i tagli
Tipress
«Solidarietà e sostegno alle lotte del personale del settore pubblico»
I delegati regionali di Unia adottano una risoluzione contro i tagli

Ferma condanna degli attacchi “senza precedenti” in atto contro i dipendenti dello Stato, della Posta, delle Officine FFS di Bellinzona e pieno sostegno alle iniziative di lotta delle lavoratrici e dei lavoratori colpiti. Questi i contenuti di una risoluzione adottata poco fa a Bellinzona dall’Assemblea regionale dei delegati (ARD) di Unia, la quale ha pure votato un documento di sostegno nei colleghi dell’artigianato Romando confrontati con una disdetta del Contratto collettivo di lavoro (CCL).

Il primo testo fa in particolare riferimento ai contenuti del progetto di revisione totale della Legge sugli stipendi degli impiegati dello Stato e dei docenti (LStip), che in sostanza mira a comprimere i costi salariali e dunque a penalizzare la situazione lavorativa della maggioranza dei dipendenti pubblici, in particolare delle donne e dei giovani. L’auspicio di Unia è che “le organizzazioni sindacali di riferimento mettano in atto tutte le misure immaginabili per fermare questo degrado”. Misure che otterrebbero il “pieno sostegno del nostro sindacato”.

Il “parlamentino” dei lavoratori di Unia Ticino esprime inoltre solidarietà alle dipendenti e ai dipendenti della Posta, confrontati con piani di ristrutturazione che prevedono la chiusura di 500-600 uffici postali a livello nazionale e tagli d’impieghi che toccano anche Postfinance e l’amministrazione. Una prospettiva “dannosa innanzitutto per i dipendenti, ma anche per gli utenti”, si sottolinea. Unia non può dunque che appoggiare la domanda di moratoria avanzata dal sindacato syndicom e considera fondamentale per l’intero movimento sindacale rivendicare la ri-nazionalizzazione della Posta, così come delle altre ex regie federali.

La citata risoluzione contiene anche un richiamo alle FFS “affinché abbiano finalmente un approccio serio e corretto nei confronti dei lavoratori delle Officine di Bellinzona e dell’intera popolazione ticinese e che la smettano di impedire lo sviluppo di questa importante realtà industriale. Nel documento si ribadisce pure il sostegno di Unia al referendum contro la trasformazione in società anonima delle Aziende industriali di Mendrisio.

Brutto segnale dalla Romandia - I delegati di Unia hanno infine approvato una risoluzione a sostegno della mobilitazione degli artigiani della Svizzera romanda, che tra pochi mesi rischiano di ritrovarsi senza CCL. Il padronato ha infatti risposto alle legittime rivendicazioni dei lavoratori per un miglioramento del contratto con la disdetta dello stesso. Un atto irresponsabile e irrispettoso nei confronti delle oltre 25 mila persone assoggettate, che spalanca le porte al dumping salariale diffuso.

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