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OSPITEDifendiamo la scena indipendente della Svizzera italiana!

21.09.16 - 08:00
TASI, Teatri Associati della Svizzera italiana
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Difendiamo la scena indipendente della Svizzera italiana!
TASI, Teatri Associati della Svizzera italiana

Rete TASI, l'associazione che raggruppa e rappresenta una cinquantina delle novanta compagnie indipendenti delle arti della scena della Svizzera italiana, apprezza il significativo impulso alla vita culturale della regione derivato in particolare dall'apertura del LAC e da un rinnovato impegno di altre strutture teatrali, quali il Teatro Sociale di Bellinzona, il San Materno di Ascona e altre ancora. Rete TASI si rallegra inoltre per i contributi pubblici che permettono a queste organizzazioni di produrre e proporre una programmazione ricca e variegata.

Purtroppo però per le novanta compagnie indipendenti che lottano per rinnovare progetti e proporre attività culturali nella regione, la situazione è sempre più difficile.

Trovare spazi e sale a basso costo per mettere in scena ogni anno circa 110 spettacoli per un totale di 600 rappresentazioni con un ottima affluenza di pubblico di tutte le età, è diventato ormai molto arduo.

A Lugano, purtroppo è stato chiuso il cinema Teatro Cittadella e si sta riducendo sempre più la possibilità di usufruire del Teatro Foce, uno dei pochi spazi accessibili alle compagnie con budget ridotti, a causa della sua crescente sinergia con la programmazione del LAC (che necessita sempre più di spazi aggiuntivi).

In un territorio polarizzato le compagnie indipendenti operano una diffusione di prossimità, e nei teatri più ridotti la vicinanza scena-pubblico, una delle nuove tendenze, viene esplorata con successo.

Anche i finanziamenti pubblici strizzano sempre più l’occhio (a volte li strizzano tutte e due) ad iniziative di grande impatto, indebolendo, inevitabilmente, il sostegno ad alcuni progetti locali. 

La "grande cultura" rappresentata dalle compagnie internazionali, che è certo lecito invitare e proporre al pubblico locale, non potrebbe tuttavia esistere se si fosse trovata ad affondare le sue radici in un deserto dell'immaginario come quello che si sta delineando in Ticino.

Le compagnie indipendenti, con il loro lavoro, fanno nascere e crescere l'amore per il teatro interagendo con il territorio in modo estremamente diversificato. Senza di loro non si produrrebbe quell'humus culturale che è indispensabile per la crescita e la sensibilizzazione del pubblico.

Questa politica non consente ai potenziali talenti locali di affermarsi. Se Daniele Finzi Pasca e il Teatro Sunil non avessero trovato gli spazi e i finanziamenti per i loro primi spettacoli, oggi il Ticino non potrebbe probabilmente vantare la presenza di una delle compagnie più in vista a livello mondiale.

Pensiamo che si debba trovare un equilibrio stimolante in cui i grandi teatri non soffochino i piccoli, dove poche compagnie non prosciughino i finanziamenti disponibili; in cui al fianco di una bella sala da mille spettatori se ne possano affiancare molte altre, minori, a basso costo e facilmente agibili. Difendiamo un posto per tutti, una cultura teatrale diffusa e una politica culturale che sostenga produzioni differenziate.

La situazione delle compagnie indipendenti della Svizzera italiana non è disperata ma è molto, molto difficile. Rete TASI chiede a tutte le autorità istituzionali di tenere maggiormente conto delle necessità delle compagnie locali impegnandosi attivamente per mettere a loro disposizione le giuste risorse e gli spazi a basso costo per le proprie rappresentazioni.

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