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L'OSPITE«Sostengo il controprogetto, per combattere veramente il dumping»

16.09.16 - 15:00
Marco Passalia, deputato PPD in Gran Consiglio
Tipress
«Sostengo il controprogetto, per combattere veramente il dumping»
Marco Passalia, deputato PPD in Gran Consiglio

L'iniziativa popolare “Basta con il dumping salariale in Ticino!” è sproporzionata, statalista, costosa ma anche poco efficace ed incoerente rispetto all'esistente.

Mi verrebbe da dire che l'unico pregio è quello di sollevare il tema della vera o presunta fragilità del mondo del lavoro - una delle principali preoccupazioni degli svizzeri secondo il Sorgenbarometer - ma ad essere onesti il tema in oggetto non è una grande novità visto che tutti i politici di tutti gli schieramenti si sono espressi sull'importanza di rafforzare il mondo del lavoro, pilastro preziosissimo del nostro sistema-Paese.
Desidero ricordare che l’iniziativa, ad esempio, comporterà la creazione di un apparato burocratico elefantesco con costi esorbitanti per il Cantone. Questa burocrazia dovrà essere alimentata dai nostri artigiani e dalle PMI ticinesi che saranno costretti a trasmettere ogni anno copia di tutti i contratti di lavoro. Nell’attuale momento di difficoltà per la nostra economia è proprio quello che ASSOLUTAMENTE non bisogna fare!
Nel rispetto delle regole del gioco, il Gran Consiglio ha risposto a questa iniziativa con un controprogetto abbozzato dall'ex-deputato PPD e apprezzato sindacalista, Gianni Guidicelli. Sostanzialmente il controprogetto altro non fa che affilare le armi di cui il nostro sistema è già dotato. Come ben spiegato dal relatore Raffaele De Rosa - cito - "il controprogetto è basato su quattro pilastri che vanno considerati nella loro coerenza d’assieme. A chi ha veramente a cuore il mercato del lavoro ticinese, e non vuole creare una macchina burocratica enorme, inefficiente e inefficace dal costo sconsiderato di 10 milioni di franchi all’anno, raccomandiamo di votare SI al controprogetto e NO all’iniziativa “Basta con il dumping salariale".

Innanzitutto mira alla valorizzazione dell’unità di coordinamento del mercato del lavoro: in questo modo vi sarà maggiore efficacia nel coordinare le attività delle varie autorità e entità di vigilanza attivi attorno al mondo del lavoro.
In secondo luogo il sostegno alla professionalizzazione delle commissioni paritetiche mettendo a loro disposizione competenze, risorse umane e mezzi finanziari.

In terzo luogo è previsto il potenziamento degli ispettori delle autorità di controllo cantonali: essenzialmente, su proposta della commissione tripartita, viene concessa al Consiglio di Stato, la possibilità di rafforzare la dotazione delle autorità di controllo cantonali del mercato del lavoro (USML e UIL), secondo necessità, urgenza e priorità e in coordinazione, complemento e sinergia con quanto già è stato fatto oppure si sta facendo a vari livelli e tra i vari dipartimenti.
Il quarto pilastro riguarda il potenziamento degli ispettori delle commissioni paritetiche: detto in altre parole si tratta di fornire mezzi finanziari atti a favorire un incremento del numero dei controlli nonché un miglioramento qualitativo e della loro efficacia, tramite la sottoscrizione di un contratto di prestazione.

Sosterrò dunque questo controprogetto perché contrariamente all'iniziativa risulta essere più efficace, coerente e coordinato rispetto alle misure già in atto e agli attori già attivi, meno costoso (2.5 milioni di franchi con i 10 previsti dall'iniziativa) e, non da ultimo, valorizza il ruolo delle parti sociali evitando un'invasione di campo dello Stato, che agli svizzeri - per natura - non piace.

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