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L'OSPITELe famiglie vogliono rafforzare la scuola media

01.06.16 - 21:00
Sandra Killer, segretaria ATFMR
Le famiglie vogliono rafforzare la scuola media
Sandra Killer, segretaria ATFMR

L'ATFMR (Associazione ticinese delle famiglie monoparentali e ricostituite) ha particolarmente bene delle famiglie e del loro ruolo centrale per la crescita armoniosa di bambini/e e ragazzi/e. Nell'accompagnamento all'indipendenza delle generazioni future la scuola gioca ovviamente un ruolo altrettanto centrale. Tuttavia oggi la scuola media ansima, oggi ragazze e ragazzi non hanno sempre un luogo a loro adatto per pranzare, oggi ricevono una consulenza orientativa preconfezionata, oggi i docenti hanno bisogno di più risorse di tempo per gestire le esigenze sempre più diversificate degli alunni. Inoltre le sedi scolastiche hanno bisogno di tornare ad una dimensione gestibile sia in termini di numero di allievi sia per accompagnare il lavoro dei docenti. Oggi (e già da tempo) i ragazzi provenienti da famiglie in ristrettezze economiche, che presentano delle difficoltà, faticano ad offrire ai propri figli le opportunità di sviluppo che possono permettersi le famiglie più abbienti. I ragazzi di oggi hanno secondo noi il diritto di ricevere il sostegno necessario per maturare.

Dell'iniziativa popolare per rafforzare la scuola media apprezziamo in maniera particolare la richiesta di coinvolgere anche i Comuni, mantenendo così una continuità dell'interessamento alla propria popolazione: sia come alunni e futuri cittadini, sia come famiglie da sostenere nella conciliabilità con il lavoro. Le istituzioni siano esse cantonali o comunali hanno sofferto di una perdita di prestigio negli ultimi 20 anni. I motivi sono diversi, ma quanto propone l’iniziativa potrà essere un’ottima opportunità per tornare a costruire una relazione diretta, di sostegno e costruzione con tutti i cittadini.

Osserviamo infine che il progetto "La scuola che verrà" non può venire messo in discussione dall’iniziativa, per il semplice motivo che quando, fra diversi anni, diventerà operativo, verrà anche deciso cosa di buono viene tenuto dell'attuale iniziativa, cosa trasformato e cosa lasciato. "La scuola che verrà" inoltre porta cambiamenti epocali, che avranno bisogno di una collaborazione e una preparazione importante da parte dei docenti. Diamo loro lo spazio necessario per sperimentare gli effetti di una maggiore attenzione agli alunni e a questi ultimi di essere più seguiti da "oggi"!

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