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OSPITELa Società impresari costruttori dice SÌ all’iniziativa vacca da «mungere»

19.05.16 - 20:00
Società impresari costruttori (SSIC)
foto TiPress
La Società impresari costruttori dice SÌ all’iniziativa vacca da «mungere»
Società impresari costruttori (SSIC)

La Società svizzera degli impresari costruttori raccomanda all’Elettorato di accogliere l‘iniziativa «Per un equo finanziamento dei trasporti» (iniziativa vacca da mungere). Lo hanno deciso i Delegati riunitisi giovedì a Berna. La votazione popolare ha luogo il 5 giugno.

I Delegati ritengono necessario che in futuro gli introiti derivanti dall’imposta sugli oli minerali di circa 1,4 miliardi di franchi l’anno vengano interamente investiti nel potenziamento e nella manutenzione della rete delle strade nazionali e nella costruzione di importanti circonvallazioni e strade di accesso. Per questa ragione l’iniziativa denominata „vacca da mungere“ mette fine a quel 50% del gettito dell’imposta sugli oli minerali che oggi è destinato alla cassa generale della Confederazione. In questo modo anche nel settore dei trasporti si introduce finalmente il principio della causalità.

„Il Parlamento ci ha resi insicuri. Dapprima ha tralasciato di presentare l’iniziativa detta „vacca da mungere“ come controprogetto al FOSTRA e ora si barcamena all’interno del processo parlamentare col dossier FOSTRA lanciando segnali contradditori. I nostri Delegati preferiscono avere un uovo oggi, che attendere una gallina domani“ ha dichiarato il Presidente centrale SSIC Gian-Luca Lardi.

L’iniziativa favorirà la realizzazione di progetti stradali nei Canoni e nei Comuni. I contributi cosiddetti non vincolati alle opere che la Confederazione destina ai Cantoni e ai Comuni cresceranno a 140 milioni di franchi l‘anno.

Infine l’iniziativa detta „vacca da mungere“ annulla l’ingiustizia, per cui gli utenti delle strade devono pagare sempre più tasse benché spesso non possano codecidere del loro incremento. Pertanto l’iniziativa vuole sottoporre a referendum facoltativo aumento e l’introduzione di imposte, tasse o altri dazi che concerno i trasporti stradali.

In merito agli altri oggetti in votazione il prossimo 5 giugno la Società svizzera degli impresari costruttori non prende alcuna posizione.

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