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CANTONEI soldatini dei frontalieri in Consiglio nazionale danneggiano il Ticino

08.03.16 - 21:00
Lega dei Ticinesi
I soldatini dei frontalieri in Consiglio nazionale danneggiano il Ticino
Lega dei Ticinesi

La Lega dei Ticinesi prende atto con grande disappunto dell’approvazione, a larghissima maggioranza, da parte del Consiglio nazionale della riforma che prevede la tassazione ordinaria dei frontalieri. I frontalieri beneficeranno dunque delle stesse deduzioni fiscali dei residenti. Questo comporterà per le casse pubbliche ticinesi una perdita di entrate ma un aumento dei costi, visto che bisognerà assumere nuovi tassatori per calcolare le deduzioni fiscali dei frontalieri (e chi verifica l’esattezza delle attestazioni di questi ultimi?).

Lo stesso Consiglio di Stato si era espresso negativamente nei confronti di questa riforma, ennesimo sciagurato “parto” dell’ex ministra del 5% Widmer Schlumpf. Invece alla fine, nella deputazione ticinese, solo gli esponenti di Lega ed Udc hanno votato contro.

Addirittura, il Consiglio nazionale a maggioranza ha approvato una modifica legislativa che impedisce al Ticino di tassare i frontalieri con il moltiplicatore al 100% deciso dal Gran Consiglio nel novembre 2014. Una modifica che costerà al Cantone 4 milioni di Franchi all’anno ed ai Comuni 8. Nella deputazione ticinese, l’esponente socialista ha votato a favore di questa modifica.

La riforma votata dal Nazionale costituisce dunque un manifesto regalo ai frontalieri: invece di aumentare il loro carico fiscale, li si sgrava, creando oltretutto più lavoro all’amministrazione cantonale.

Lascia pertanto di stucco che le cerchie che tanto hanno fatto la voce grossa su temi totalmente irrilevanti, come il postulato del PLR sui transiti attraverso le Alpi - inopportuno nella tempistica ma di valenza pratica pari a zero - siano ora silenti come tombe davanti a decisioni, ad opera dei loro rappresentanti al Consiglio nazionale, che danneggiano concretamente il Ticino ed avvantaggiano i frontalieri.

La Lega dei Ticinesi confida che gli elettori ticinesi sapranno ricordarsi di questi “soldatini dei frontalieri” al momento opportuno.

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