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L'OSPITELe ACLI della Svizzera dicono NO all’iniziativa “Attuazione”

22.01.16 - 17:53
Franco Plutino, Presidente ACLI Svizzera
Le ACLI della Svizzera dicono NO all’iniziativa “Attuazione”
Franco Plutino, Presidente ACLI Svizzera

LUGANO - Il 28 febbraio il popolo svizzero sarà chiamato al voto sull’iniziativa UDC che intende rendere automatica l’espulsione dei cittadini stranieri che commettono dei reati, aldilà della loro entità, ancorando tale automatismo alla Costituzione.

Le ACLI si oppongono a questa iniziativa e chiedono fermamente di votare e votare NO. Di questa opinione sono tutti gli altri partiti presenti a Palazzo Federale, le Istituzioni religiose, le Organizzazioni umanitarie, quelle sindacali, il mondo dell’economia, un elevato numero di docenti di diritto delle università svizzere (150), oltre che i rappresentanti delle varie comunità di migranti presenti nella Confederazione.

L’iniziativa UDC è inutile e sproporzionata perché:
• Il Parlamento ha già elaborato una legge di applicazione sufficientemente severa che permette l’espulsione dei criminali stranieri, lasciando ai giudici un margine di apprezzamento per comminare la giusta pena.
• L’iniziativa UDC vorrebbe viceversa per ogni caso l’espulsione automatica: una grave violazione della nostra Costituzione federale che all’art. 5 dice che ogni decisione di un organo statale deve “essere proporzionato allo scopo”.
• Se passasse il SI l’espulsione, seppure per delitti minori, colpirebbe anche cittadini integrati di seconda e terza generazione, senza passaporto svizzero, nati e cresciuti in Svizzera.
• Bocciare l’iniziativa significa salvaguardare il sistema svizzero che poggia sullo “Stato di diritto”, sull’equilibrio delle diverse istanze (Parlamento, Governo, Giustizia), sulla coerenza con la Convenzione europea dei diritti dell’uomo firmata dalla Confederazione.

Per questi motivi le ACLI chiedono un chiaro NO invitando soci e cittadini a esprimersi in tal senso e bloccare un’iniziativa inutile e sproporzionata.

 

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