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L'OSPITEAggregazioni nel Locarnese: Municipi, datevi una mossa!

04.08.15 - 09:58
Giorgio Ghiringhelli
Aggregazioni nel Locarnese: Municipi, datevi una mossa!
Giorgio Ghiringhelli

Nell’edizione odierna dei quotidiani si è tornati a parlare di aggregazioni nel Locarnese.

Nella mia veste di promotore delle due petizioni che avevano portato alle votazioni consultive del 2011 nonché di promotore dell’iniziativa popolare costituzionale lanciata nel 2012 e che chiedeva l’aggregazione di 18 Comuni dell’agglomerato urbano locarnese ( e di 17 Comuni del Bellinzonese) vi sottopongo le mie riflessioni sull’argomento.

Innanzi tutto vi ricordo che nell’ottobre del 2013 il Gran Consiglio si era espresso contro la ricevibilità della mia iniziativa costituzionale. Il mese successivo il comitato dell’iniziativa aveva presentato un ricorso al Tribunale federale, la cui sentenza dovrebbe essere imminente. Qualora la sentenza dovesse essere positiva, è presumibile che entro la fine del 2016 tutti i cittadini del Cantone saranno chiamati a votare sulla proposta di creare le nuove città di Locarno e Bellinzona (siccome nel Bellinzonese sono già in programma per ottobre delle votazioni consultive per l’aggregazione dei 17 Comuni,  è possibile ed è anzi auspicabile che prima dell’eventuale votazione cantonale i bellinzonesi abbiano già deciso autonomamente di unirsi).

Attendere la decisione del Tribunale federale - La votazione cantonale sarebbe a mio modo di vedere l’unica possibilità per creare in tempi non biblici un polo urbano forte nel Locarnese , così come già ne esiste uno nel Luganese e nel Mendrisiotto e presto anche nel Bellinzonese. In caso di responso negativo da parte del Tribunale federale o, se del caso, da parte del Popolo, il Locarnese rimarrà disunito almeno per i prossimi 20 anni e nel panorama cantonale Locarno continuerà ad essere una città di serie B, anzi di prima divisione (come la sua squadra di calcio), con tutto ciò che di negativo ne consegue.

Se la sentenza del TF dovesse essere favorevole agli iniziativisti, allora sarebbe inutile portare avanti nei prossimi mesi piccoli progetti aggregativi all’interno del polo urbano, e si dovrebbero concentrare gli sforzi sulla votazione cantonale che potrebbe portare d’un sol colpo all’aggregazione di 18 Comuni da Brissago a Lavertezzo-Piano.

Discutere con Muralto e Minusio è tempo sprecato - Se invece i giudici di Losanna confermassero l’irricevibilità dell’iniziativa, allora il Municipio di Locarno potrà senz’altro riprendere il discorso delle aggregazioni . A mio giudizio si sprecherebbero tempo ed energie nel voler estendere questo discorso a Muralto e a Minusio, perché si andrebbe a cozzare nuovamente contro un muro di gomma. Meglio sarebbe portare avanti senza indugi un progetto aggregativo con i Comuni di Orselina, Brione s/Minusio, Mergoscia e Lavertezzo-Piano, come chiesto dalla mozione di Mauro Belgeri. Difatti questi Comuni confinano fra di loro, creando un’entità territoriale coerente, e permettono a Locarno di arrivare fino a Lavertezzo-Piano aggirando le roccaforti di Muralto e Minusio. Inoltre non si dimentichi che la popolazione di Mergoscia nella votazione consultiva del settembre 2011 si era già espressa a favore di un’aggregazione con Locarno, mentre a Brione s/Minusio tale proposta era caduta per un sol voto e a Orselina per una manciata di voti.

Il consolidamento delle finanze di Locarno, il divieto di costruire residenze secondarie nei Comuni in cui esse superano la quota del 20% (divieto votato dal popolo svizzero nel novembre del 2011, cioè qualche mese dopo la votazione consultiva per l’aggregazione dei Comuni della Sponda sinistra della Maggia…) e la partenza di Carla Speziali, che nei Comuni vicini non raccoglieva molte simpatie, potrebbero facilitare il rilancio di questo progetto.

Guardare a ovest - Al Municipio di Locarno suggerirei pure di guardare anche sull’altra sponda della Maggia e di intavolare discussioni con il Municipio di Losone in vista dell’avvio di uno studio di aggregazione che potrebbe anche comprendere i Comuni limitrofi delle Centovalli, dell’Onsernone e delle Terre di Pedemonte. Non si dimentichi che i cittadini di Losone in votazione consultiva si erano già espressi favorevolmente per un’aggregazione con i Comuni di Ascona, Brissago e Ronco s/Ascona. Ma i cittadini di questi Comuni che si affacciano sul lago avevano sbattuto la porta in faccia ai losonesi, trattandoli in qualche caso alla stregua di straccioni. Ecco perché varrebbe la pena di sondare anche un’estensione di Locarno verso ovest.

Da notare che in base alla Legge sulle aggregazioni e separazione di Comuni per chiedere l’avvio di uno studio aggregativo fra due o più Comuni non è necessario lanciare una petizione popolare e neppure coinvolgere i Consigli comunali : basta infatti una richiesta avanzata da parte di tutti i Municipi interessati. Come dire che una decisione in tal senso potrebbe essere presa in tempi molto rapidi…

E ovviamente non sta scritto da nessuna parte che debba essere solo la Città di Locarno ad avviare trattative con i suoi vicini in vista di un’eventuale aggregazione. Ad esempio Minusio potrebbe muovere passi in tal senso verso Tenero, Gordola o Muralto e Ascona verso Ronco s/Ascona e Brissago.

Dai, Municipi, datevi una mossa e uscite dal letargo!

 

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