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L'OSPITEDibattito elettorale RSI, "uno show che ha svilito gli studenti"

16.04.15 - 13:38
Alcuni studenti del Liceo Cantonale di Locarno
Dibattito elettorale RSI, "uno show che ha svilito gli studenti"
Alcuni studenti del Liceo Cantonale di Locarno

Siamo un gruppo di studenti del Liceo Cantonale di Locarno, che ha seguito il Dibattito in vista delle elezioni cantonali 2015. Alla trasmissione hanno partecipato, oltre alla maggioranza dei candidati al Consiglio di Stato di tutti gli schieramenti politici del Cantone, anche alcuni studenti in "rappresentanza" dei giovani ticinesi.

Riteniamo che il campione selezionato dalla RSI abbia fornito, a chi ha seguito la trasmissione, un'immagine del giovane Ticinese scorretta e non corrispondente alla realtà. Dagli interventi, spesso aggressivi, sconclusionati ed estremisti, è uscita una figura distorta di noi giovani, in cui non ci possiamo riconoscere, né tantomeno identificare. I ragazzi hanno sovente criticato e attaccato tutte le forze politiche presenti, mancando di rispetto verso i candidati al Consiglio di Stato. Secondo noi, questi giovani hanno espresso un punto di vista unilaterale e si sono rivelati poco preparati, non rappresentando certamente la pluralità di opinioni e l’eterogeneità del mondo giovanile, oltre a presentarsi in modo non appropriato e soprattutto impreparati, sia in ambito politico, sia in ambito civico.

Ci chiediamo davvero con quale criterio siano stati selezionati gli ospiti che dovevano rappresentarci quella sera e soprattutto per quale motivo i moderatori abbiano concesso solo a loro la parola, invece di interrogare pure gli altri giovani presenti (su circa 20 ragazzi, almeno qualcuno avrà avuto un'opinione differente da quelle che sono state continuamente proferite). Questa mancanza di rappresentanza di tutte le diverse opinioni porta a fomentare un pregiudizio, secondo il quale tutti gli studenti liceali sarebbero comunisti, come è appunto parso nel programma. Non diciamo che non ci siano comunisti tra le fila dei liceali, ma non vanno scordati anche allievi di destra, di centro e di sinistra moderati, tra cui i produttori della RSI avrebbero potuto scegliere. Per questo si sarebbero dovuti selezionare con più accortezza gli ospiti, o almeno sarebbe stato opportuno dare la parola a chi, presente, avrebbe potuto esprimere un punto di vista differente da quelli esposti, in modo da avere una rappresentanza uniforme e per ogni orientamento politico.

Per di più si è creato un chiaro conflitto di interessi, in quanto secondo noi i giovani presenti non dovevano essere candidati al Gran Consiglio, poiché già schierati e profilati politicamente. La partecipazione al programma, infatti, è stata un'occasione per attirare consensi e voti, oltre che per sparare a zero nei confronti dei candidati e dei partiti presenti. Per coerenza e correttezza i produttori avrebbero piuttosto dovuto scegliere ragazzi maggiorenni provenienti da tutte le scuole del Cantone, non candidati e in rappresentanza di tutte le idee. Ribadiamo comunque che, se ciò fosse stato fatto, non a tutti i giovani presenti è stata data l'opportunità di esprimersi.

Pertanto siamo indignati di essere stati rappresentati in tal modo. Siamo studenti liceali interessati alla politica e all'interno del nostro gruppo hanno spazio e vengono rispettate tutte le diverse ideologie politiche.

In conclusione, un dibattito che aveva come obiettivo, oltre al il dialogo tra giovani e politici, l’esposizione delle problematiche dei giovani ticinesi, è risultato essere uno show che ha svilito gli studenti, facendoli apparire come degli estremisti con una scarsa preparazione e una scarsa capacità di dialogo e di confronto. Inoltre riteniamo che un simile incontro sarebbe stato più interessante se non fosse stato così a ridosso del termine elettorale.

Non siamo indignati per le idee politiche espresse, ma piuttosto perché si è dato spazio solo a un punto di vista all'interno del dibattito con i giovani, venendo meno al principio di pluralità (art. 4 cpv. 4 LRTV), che dovrebbe invece guidare il servizio pubblico.

Stando a questo, ci aspettiamo che, in futuro, le scelte dei giovani ospiti presenti nei programmi radiotelevisivi siano opinate con maggior riguardo e con più rispetto delle differenze che ci sono tra i ragazzi e tra gli studenti.

 

 

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