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Usman Baig, economista aziendale SUPSÌ, membro del Comitato I Verdi del Luganese
Vari studi scientifici confermano che con l’aria e l’acqua, il suolo svolge una funzione socio economico e ambientale: è fonte di approvvigionamento di prodotti alimentari e di materie prime; consente la regolazione del clima, la cattura e lo stoccaggio del carbonio; permette il controllo dell’erosione e dei nutrienti, la regolazione della qualità dell’acqua, la protezione e la mitigazione dei fenomeni idrologici estremi; favorisce la decomposizione e la mineralizzazione della materia organica; è l’habitat di specie viventi, è riserva genetica; caratterizza il paesaggio ed è patrimonio naturale.
Per tutelare al meglio il nostro territorio, il paesaggio - è’ necessario porre un freno ai fenomeni dell’espansione urbana e della progressiva cementificazione del territorio. Il consumo del suolo è un tema che ha grande rilievo nel contesto della sostenibilità ambientale e della pianificazione urbana. E’ un fenomeno che va governato adeguatamente, con la pianificazione del territorio e mettendo in atto politiche efficaci di gestione del patrimonio naturale. Per raggiungere questi obiettivi di recente sono state lanciate due iniziative “gemelle”. Nella prima, denominata “Un futuro per il nostro passato” si chiede un’efficace protezione del patrimonio culturale del territorio ticinese. Nella seconda “Spazi verdi per i nostri figli” si chiede di dare un valore a quei pochi spazi verdi rimasti nel fondovalle.
Urge un’inversione di tendenza verso la rigenerazione del nostro territorio nel suo complesso (urbano, industriale, agricolo e naturale) secondo un nuovo modo di concepire il territorio e gli spazi urbani in chiave di sostenibilità Economica e Ambientale.
Un piano d’interventi serio in favore della riqualificazione e la messa in sicurezza del territorio. Una riqualificazione complessiva del patrimonio edilizio, urbano ed industriale esistente in termini di sostenibilità energetica e soprattutto ambientale.
