In "Woptober 2", secondo disco pubblicato in questo 2019, il rapper di Atlanta si mostra in ottima forma e positivo verso il futuro
ATLANTA - Tra un battibecco in radio (con tanto di sberle promesse al Dj di turno) e le uova marce rimediate su Instagram per un controverso post dedicato alla moglie - per non averlo mollato nonostante i soggiorni dietro le sbarre e più di una scappatella -, Gucci Mane ha trovato il tempo di pubblicare “Woptober 2”, il suo secondo album del 2019.
Che dire? Il suo resta un rap gustosamente rozzo e tamarro, spalmato su tele in cui il colore predominante è quello della trap. Il rapper resta fedele alla propria linea; non porta in dote grandi novità ma è scafato quanto basta da strizzare l’occhio ai vari DaBaby e Megan Thee Stallion, nomi che in questo periodo garantiscono una cresta sostanziosa in termini di streaming.
Certo qualche passaggio a vuoto c’è e tagliare un poco di "grasso" non avrebbe fatto male. Ma alla fine Gucci è sempre Gucci; si sta godendo la vita come mai prima d'ora e vuole offrirne a tutti un assaggio.