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GAMBAROGNOIn Ticino la musicassetta vive ancora

05.09.14 - 06:13
Vasco Viviani ha dato alla luce la Old Bicycle Records, un’etichetta discografica indipendente con sede a Piazzogna
Vasco Viviani, fondatore della label Old Bicycle Records
In Ticino la musicassetta vive ancora
Vasco Viviani ha dato alla luce la Old Bicycle Records, un’etichetta discografica indipendente con sede a Piazzogna

GAMBAROGNO - Nel 2011 Vasco Viviani ha dato alla luce la Old Bicycle Records, un’etichetta discografica indipendente con sede a Piazzogna. Una label che s’indirizza a un pubblico di nicchia, non tanto per i generi musicali trattati, ma per il supporto su cui le produzioni vengono realizzate. Qualcuno le ricorderà con nostalgia, altri, i più giovani - cresciuti nell’era digitale cibandosi soltanto di musica liquida – per una questione anagrafica, e forse anche per comodità, non hanno mai avuto modo di imbattersi in quel nastro magnetico, che pare infinito, avvolto attraverso due bobine all’interno di un piccolo involucro di plastica. Parliamo della musicassetta, che approdò sul mercato nel 1963 e venne diffusa su larga scala, tra alti e bassi, fino alla fine del millennio.

“Diciamo che la scelta legata alla pubblicazione su musicassetta è una conseguenza dalla mia esperienza precedente, che ho condiviso con mio fratello Luca, artefice e tuttora alla guida della Pulver und Asche Records di Chiasso”, ci spiega Vasco, di professione educatore. “Ricordo che si stampavano 500 o 1000 copie di un cd e il più delle volte se ne vendevano al massimo un paio di centinaia, le altre restavano in magazzino…”. “Dopodiché, mi sono guardato in giro, accorgendomi che quel mercato non era del tutto sparito e i costi legati a un’ipotetica pubblicazione si sarebbero notevolmente ridotti… - continua – Di seguito, ho trovato un rivenditore britannico in grado di realizzare 100 copie, pronte per la vendita al dettaglio, a un prezzo contenuto… Da quegli istanti è nata la mia label…”.

Vasco, l’idea di pubblicare su musicassetta si sarebbe comunque potuta sviluppare anche attraverso la Pulver und Asche, non credi? La costituzione di Old Bicycle era proprio necessaria?
"Old Bicycle è nata per un altro motivo, comunque slegato dal supporto sonoro… Mio fratello ha deciso di focalizzarsi su musicisti di base in Ticino, mentre io ho scelto di non pormi alcun limite, tant’è che in catalogo figurano realtà ticinesi, italiane, americane e anche giavanesi…"

Quali i generi raccolti in catalogo?
"New wave, post rock, noise, psichedelia, alt-folk, free jazz… Come vedi anche in questi termini il raggio è illimitato…"

Qualche nome?
"Sparkle in Grey (post rock), Soft Black Star & Zeno Gabaglio (free etno folk), Simon Balestrazzi (noise), Mattia Coletti (folk)…"

Quante pubblicazioni in tre anni di attività?
"Diciassette…"

In tutto questo tempo non ti sei mai “piegato” alla pubblicazione in cd?
"In cd ho pubblicato soltanto quattro produzioni: “The Calender” e “Thursday Evening” degli Sparkle in Grey, “Batalha” di Matteo Uggeri e Nuno Moita e “Like Lamps On By Day” di Stefano De Ponti. Quest’ultima disponibile, comunque, anche in musicassetta."

Il motivo?
"Già sapevo che la richiesta avrebbe oltrepassato le 100 copie…"

In formato digitale, invece?
"No… Di alcune produzioni esiste un estratto streaming su Soundcloud… Tutto qui, non sono andato oltre…"

E in vinile?
"Questo sarà il mio prossimo passo…"

Come scegli le formazioni, i musicisti, da raccogliere in catalogo?
"Come per qualsiasi altra piccola realtà, in gioco entra il gusto personale… Questo è inevitabile…"

Al cliente quanto costa una musicassetta?
"Otto franchi."

E un cd?
"Quindici."

In percentuale, quanto incassa l’artista?
"Il 20 per cento."

E per te invece, quale ricavo?
"Nessuno… La vendita fino a esaurimento di una produzione mi consente di coprire i costi della successiva…"

Pura passione, quindi?
"Direi proprio di sì…"

Spesso dietro a una passione, c’è un desiderio più grande… Qual è il tuo?
"Continuare con questa mia “creatura” e aprire un negozio di dischi…"

Un po’ rischioso con i tempi che corrono…
"Un giorno qualcosa potrebbe cambiare… Smettere di sognare sarebbe un errore…"

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