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REGNO UNITOMichelle: vive nel 1994, la sua memoria s'è fermata allora

18.08.10 - 07:01
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Michelle: vive nel 1994, la sua memoria s'è fermata allora

LONDRA - Sembra il remake del film "Memento", ma è solo una terribile realtà: una donna inglese di 47 anni ogni mattina si sveglia credendo di essere nell'anno 1994. La sua memoria è rimasta a 16 anni fa, anno a partire dal quale la donna, Michelle Philpots, non riesce più a memorizzare nulla per una strana forma di amnesia che le impedisce di formare nuovi ricordi.

A presentare il 'caso Philpots', nel corso della trasmissione televisiva Today Show andata in onda ieri sulla NBC, Gary Small, Professore di psichiatria dell'Università di Los Angeles.

La donna è stata colpita da 'amnesia anterogradà, perdita della memoria relativamente a tutti i nuovi ricordi acquisiti successivamente al suo trauma: Michelle è reduce da due gravi incidenti stradali, entrambi i quali le hanno causato un trauma cranico grave che ha indotto la comparsa di un'amnesia che si è andata progressivamente aggravando.

"È un caso molto raro - spiega Piergiorgio Strata dell'Università di Torino - che somiglia molto al celebre caso del paziente HM, morto nel 2008 e per decenni oggetto di studio per la sua amnesia. È plausibile che la donna, così come fu per HM, abbia riportato una lesione a carico dell'ippocampo, che è il 'nostro ufficio smistamento ricordì, un'area indispensabile per creare memorie che resistano a lungo termine".

La storia di Michelle ricorda anche molto quella recitata da Guy Pearce (Leonard Shelby sulla pellicola), nel film Memento di Christopher Nolan: Shelby tentando di salvare la moglie da due malviventi, rimane gravemente ferito alla testa e il trauma gli causa l'impossibilità di immagazzinare nuovi ricordi, che svaniscono dalla sua mente pochi minuti dopo averli acquisiti. Il momento dell'incidente, resta dunque l'ultimo ricordo fissato nella sua memoria.

È così anche per Michelle che non può leggere un libro perchè appena volta pagina si scorda ciò che ha appena letto, che a volte nel bel mezzo di una conversazione dimentica cosa sta dicendo, che ogni giorno della sua vita deve annotarsi su post-it e sull'agenda del cellulare le cose da fare e quelle appena fatte. Altrimenti la sua memoria in pochi attimi cancella tutto e la riporta a quel disastroso 1994. La vita di Michelle non è affatto semplice: la donna non ricorda neppure di essere sposata, per quanto ricordi l'incontro con Ian, suo marito, e il momento in cui si sono conosciuti, che è antecedente al suo trauma. Il marito cerca pazientemente di farle ricordare il giorno del loro matrimonio mostrandole le foto della cerimonia ma anche quel giorno è andato, finito nel calderone dei ricordi persi post-1994.

Casi di questo tipo, ribadisce Strata, sono piuttosto rari, e per questo colpiscono: il paziente HM soffriva di un'amnesia simile perchè gli era stata rimossa una porzione del lobo temporale (e quindi anche l'ippocampo) per curargli una grave forma di epilessia. L'ippocampo è il nostro magazzino di smistamento ricordi, è fondamentale per conservare a lungo termine quelli importanti e per fare una cernita ed eliminare il superfluo. È probabile dunque che la donna abbia subito lesioni neurali a suo carico e perso così la capacità di consolidare i ricordi, che sfumano via in pochi attimi, non riescono, cioè, a consolidarsi.

E mentre si cancellano come parole scritte sulla sabbia, la vita di Michelle continua a scorrere, anno dopo anno, anche se lei resta drammaticamente ferma a quel tragico 1994.

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