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PeopleAngelo Branduardi come John Wayne: "Casa mia è dove appendo il cappello"

16.10.09 - 14:39
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Angelo Branduardi come John Wayne: "Casa mia è dove appendo il cappello"

LUGANO - Il 2009 è stato un anno proficuo per Angelo Branduardi. Pochi artisti possono vantare di avere tre cd sugli scaffali dei negozi in una sola annata:  "Futuro Antico V", "Futuro Antico VI" e "Senza Spina", registrazione live dello storico concerto acustico tenuto all’ Olympia di Parigi nel 1986.

"Sono instancabile. Essendo una persona di natura fondamentalmente pigra penso che abbia fatto già molto" ci ha dichiarato il cantautore. Lo abbiamo  incontrato negli studi della RSI dove Branduardi ha registrato uno showcase che andrà in onda martedì mattina su Rete Uno durante la trasmissione Il Camaleonte.
Nella video-intervista Branduardi ci ha raccontato del suo rapporto con la musica: "Sono stato allevato per fare il musicista, come una gallina da cortile.  Suono da quando avevo 6 anni. Non avrei mai potuto fare altro. Non ho avuto infanzia e adolescenza, ho trascorso la mia giovinezza e la mi vita suonando. La musica per me è stata quasi sempre simile al piacere che prova un bambino quando ruba la marmellata".
Ha parlato della sua ricerca musicale: "Io cerco delle cose che non esistono, la musica non è realistica. È in un altro posto, in un altro momento, ecco io  sono in un altro posto e in un altro momento. Non è importante la meta è importante il viaggio".
Si è divertito a citare John Wayne parlando dei suoi concerti in giro per il mondo: "Casa mia è dove appendo il mio cappello", e  ha mostrato perplessità sull'Italia delle baby-Berlusconi. "È un Italia inquieta, che si muove in maniera strana, che non si capisce bene, che è agguerrita ma al tempo stesso non lo è, dove le parti si confondono, dove c'è confusione, dove ci sono le Berlusconi baby. Confido nell'animo italiano, non per la retorica della  pizza e del mandolino, ma perché abbiamo avuto l'umanesimo e il rinascimento, abbiamo insegnato musica fino al tardo barocco. Non possiamo dannarci possiamo  solo risalire".
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