Cerca e trova immobili

PeopleFebbre suina: l'esperto, no ad allarmi da analogie vecchie pandemie

22.07.09 - 14:04
Febbre suina: l'esperto, no ad allarmi da analogie vecchie pandemie

Città del Capo, 22 lug. (Adnkronos Salute) – “E’ necessaria una certa cautela nel lanciare allarmi basati solo su analogie con precedenti pandemie, che spesso però non hanno vere motivazioni o giustificazioni scientifiche”. E’ la presa di posizione di afferma Massimo Galli, direttore dell’Unità di malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, dalla V conferenza dell’International Aids Society che si conclude oggi a Città del Capo, Sudafrica.

L’esperto si riferisce “ad affermazioni come ‘il virus A/H1N1 deriva da quello della spagnola e dunque è molto aggressivo’, anche se i dati in nostro possesso finora non dicono questo, oppure ‘il virus della Spagnola colpì particolarmente giovani e donne incinte’ e si lancia l’allarme rosso”.

Allarmi che generano caos e confondono la popolazione, come accaduto in Gran Bretagna dopo l’invito del National Childbirth Trust a rinviare le gravidanze, poi ridimensionato dal Governo d’Oltremanica. In presenza di un virus pandemico, “uno dei grandi pericoli – avverte – è procedere per analogie, con ipotesi che si trasformano, attraverso la via mediatica, in minacce reali quando ancora non lo sono”. L’esperto richiama ancora alla “cautela che non va confusa in reticenza sospetta”.

Quanto a eventuali misure di quarantena, afferma, “va valutata la situazione momento per momento. Siamo nella condizione di chi si attende un’ondata di piena senza sapere quando e come questa possa mettere in pericolo gli argini. In base alle informazioni che seguono l’andamento dell’epidemia e cercano di precederla per quanto si può, si deciderà se sarà opportuno provvedere a ‘restrizioni minori’”, come il rinvio dell’apertura delle scuole. Intanto, “può essere utile potenziare i meccanismi di sorveglianza e identificazione centralizzata dei ceppi virali circolanti e dare agli ospedali la possibilità di procedere a una diagnosi rapida dei casi di influenza A. Questo consente di mettere in atto misure appropriate limitando al massimo attese, ritardi, stazionamenti nei pronto soccorso, soprattutto in vista di un’eventuale recrudescenza in autunno-inverno”, sottolinea.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE