Roma, 13 lug. (Adnkronos Salute) - Nuoto elisir di vita sana. Uno sport ideale per restare in forma e in salute. Un 'toccasana' per l'apparato respiratorio e cardiocircolatorio. A patto, però, di praticarlo nella maniera giusta, con intelligenza. I rischi, per i nuotatori irresponsabili o improvvisati, sono infatti dietro l'angolo. "Il nuoto è uno sport completo che può essere anche terapeutico, ma se nella pratica non si rispettano alcune regole essenziali si rischia di andare incontro a disturbi: soprattutto crampi, problemi muscolari e shock termico". Parola di Lorenzo Marugo, medico della nazionale italiana di nuoto, alla vigilia dei Mondiali di nuoto 2009, in programma dal 18 luglio al 2 agosto a Roma. "Il nuoto - spiega l'esperto all'ADNKRONOS SALUTE - è uno sport abbastanza completo. Non si può dire che si utilizzino tutti i muscoli, ma è uno sport che fa compiere un esercizio congruo sia alle braccia sia alle gambe. Inoltre - aggiunge - si può considerare una vera e propria ginnastica respiratoria. Consente infatti una respirazione controllata e regolata. Senza dimenticare i benefici che comporta per l'apparato cardiocircolatorio, e i vantaggi che si riscontrano contro varici e vene varicose". Prima di tuffarsi in acqua per una nuotata salutare è bene però seguire determinate regole. "Per prima cosa - sottolinea Marugo - è necessario fare un minimo di riscaldamento dei muscoli, un po' di stretching. Altrimenti - aggiunge - si rischia di andare incontro a crampi che, se a terra sono un problema relativo, in acqua possono diventare quasi letali. Per superarlo indenni è importante non farsi prendere dal panico, tenere sotto controllo la situazione, respirare profondamente e chiedere aiuto". (segue) (Adnkronos Salute) - Occhio anche a come si entra in acqua, per non andare incontro allo shock termico. "E' assolutamente da evitare - spiega il medico della nazionale italiana di nuoto - l'eccessivo e veloce passaggio, come può succedere sulle spiagge, tra una temperatura corporea elevata di chi è stato troppo al sole e la temperatura magari un po' fredda dell'acqua". Naturalmente è fondamentale rispettare anche i tempi della digestione. "Se si è consumato un pranzo 'pesante' è necessario aspettare almeno tre ore prima di tuffarsi in acqua. Se il pasto è stato 'leggero' può essere sufficiente un'ora e mezza o due". Il nuoto può essere una soluzione anche per chi soffre di asma. "Può essere un aiuto", spiega Marugo. "Molti pediatri e medici di famiglia consigliano il nuoto come attività sportiva negli asmatici, in quanto si pratica in un ambiente normalmente privo di allergeni e comunque con ridotta quantità di allergeni di volatili. Però - conclude l'esperto - bisogna stare attenti, perché soprattutto nelle piscine coperte, dove non viene effettuato un buon ricircolo dell'aria, si possono liberare sostanze irritanti come le tetraclorammine. Sostanze che possono provocare un broncospasmo".