Roma, 16 giu. (Adnkronos Salute) - Un toccasana per la salute potenziale alleato della bellezza. Una comune crema utilizzata per trattare il cancro alla pelle all'esordio della malattia, si è dimostrata un ottimo rimedio contro le rughe, in grado di distendere la pelle del viso, migliorare l'aspetto e il colore dell'epidermide, e liberare chi ne fa uso dalle odiate macchie marroni, conseguenza dell'esposizione al sole. A dimostrarlo uno studio statunitense dell'università del Michigan, destinato ad accendere speranze e interesse in chi fa i conti, complice la passione per la tintarella, con gli odiati segni del tempo.
Efudex*, questo il nome della crema prodotta dalla Valeant Pharmaceuticals, è un chemioterapico utilizzato da diversi anni nella terapia della cheratosi attinica, una forma precancerosa che può portare al carcinoma a cellule squamose. Testata su 21 persone tra i 56 e gli 85 anni alle prese con la malattia, Efudex* ha mostrato di migliorare significativamente l'aspetto della pelle del viso, "grazie alla sua capacità - spiegano gli studiosi capitanati da Dana Sachs, sulla pagine degli Archives of Dermatology - di aumentare la produzione di collagene, componente che contrasta attivamente la comparsa delle rughe".
I volontari hanno spalmato la crema sul viso due volte al dì per due settimane. Dopo sei mesi, i ricercatori hanno passato sotto la lente di ingrandimento la pelle del volto sottoponendola a biopsia. "La cute appariva più morbida - assicura Sachs - il tessuto decisamente migliorato, con meno rughe attorno agli occhi e sugli zigomi". La pelle, inoltre, appariva più tonica e di un colore più vivo, con un minor numero di macchie marroni. Ma il trattamento, a ben guardare, non è esente da problemi.
Poco dopo aver applicato la crema, infatti, la cute appare rossa e infiammata. "Nel corso della ricerca - conferma Sachs - ho sentito i pazienti davvero allarmati. La loro pelle inizialmente era di un rosso vivo, molti l'hanno descritta dello stesso colore di un hamburger di carne cruda".
Ma dopo il trattamento, i volontari hanno riconosciuto i miglioramenti nell'aspetto della cute che appariva di gran lunga ringiovanita. "La gente trattata con questo farmaco - spiega la studiosa - sostiene di avere avuto per anni un aspetto migliore".
La speranza, alla luce dei risultati della ricerca, è che le evidenze emerse finiscano per incentivare i pazienti a portare a termine il trattamento. E si fa inoltre spazio la possibilità, secondo gli studiosi, di utilizzare il ritrovato in quelle persone che sono alle prese con danni alla pelle provocati dal sole.