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PeopleGENETICA: +30% TEST IN 3 ANNI, SPESSO INUTILI O PER MODA

10.11.08 - 20:14
GENETICA: +30% TEST IN 3 ANNI, SPESSO INUTILI O PER MODA

Roma, 10 nov. (Adnkronos Salute) - In tre anni sono aumentati del 30% i test genetici in Italia, eseguiti soprattutto nelle regioni del Nord. Ma in troppi casi si tratta di esami costosi fatti non per una motivazione reale, ma quasi "per moda e soprattutto senza un'indicazione opportuna". Parola del genetista Bruno Dallapiccola, direttore scientifico dell'Istituto Css-Mendel di Roma, che ha illustrato oggi nella Capitale il censimento 'Test genetici e strutture di genetica in Italia - anno 2007'. Un lavoro promosso dalla Società italiana di genetica umana (Sigu) e dall'Istituto Mendel, realizzato a tre anni di distanza dal precedente (nel 2004). Dalla fotografia emerge con chiarezza "l'inappropriatezza di molti test, fatti spesso senza motivo, in strutture troppo piccole per garantire qualità. Ma soprattutto la carenza di un aspetto chiave, la consulenza genetica, che permette di leggere e comprendere i risultati di questi test senza stress e dubbi", dice il genetista. Secondo il monitoraggio, "che riflette al 95% la realtà italiana", sono 388 i laboratori diagnostici di citogenetica e immunogenetica e 102 i servizi di genetica clinica ospitati in 278 strutture sul territorio italiano. Ma la maggioranza delle strutture è concentrata nelle regioni settentrionali, con un picco in Lombardia, che vanta il 22-24% dell'attività a livello nazionale, seguita a grande distanza da Lazio, Toscana e Sicilia. Inoltre solo il 12% delle strutture al Sud risulta certificato con un sistema di qualità, contro il 64% del Nord. Nel 2007 sono stati eseguiti complessivamente 560.000 test genetici, mentre nello stesso periodo le consulenze genetiche sono state appena 70.154. "Il numero di strutture è in continuo e ingiustificato aumento - sottolinea Dallapiccola - e non ha un corrispettivo in nessun altro Paese analogo al nostro: in Francia sono 2-4 volte meno. Questo, per l'Italia, vuol dire un pullulare di centri piccoli, con qualità inferiore e costi superiori" rispetto a quelli di altri Paesi. Il genetista giudica poi "inquietanti" i dati sulla certificazione e i controlli esterni di qualità: solo circa il 40% delle strutture certificate partecipa a programmi per il controllo esterno della qualità. "E' ancora troppo poco", dice Dallapiccola. "Arriveremo a una certificazione specifica per le strutture che lavorano secondo norme e linee guida internazionali e nazionali, da parte di una società internazionale terza", assicura Franca Dagna Bricarelli, presidente della Sigu. Gli esperti temono, per il futuro, il dilagare della moda dei test genetici, eseguiti magari su Internet, spesso senza motivo, da coppie non a rischio. "E' il caso delle 1.276 diagnosi prenatali finalizzate alla ricerca di microdelezioni del cromosoma Y, che comportano problemi di infertilità maschile, e che certo non è cruciale conoscere prima della nascita del bambino", cita il genetista. E se resta limitata la richiesta di test per identificare la suscettibilità alle malattie complesse, quelle in cui è notevole il ruolo della componente ambientale (come diabete o ipertensione), in futuro le cose potrebbero cambiare. "Si tratta di analisi di limitata o irrilevante utilità clinica - ricorda Dallapiccola - molto sponsorizzate a livello commerciale soprattutto all'estero", e che potrebbero conquistare anche gli italiani. Dunque "occorre vigilare. Questi dati sottolineano l'urgenza di investire nella formazione clinica di chi prescrive i test genetici", dice il genetista. Una posizione che trova concorde anche il sottosegretario al Welfare, Eugenia Roccella. Per limitare il pericolo che in futuro questi test siano visti come un oggetto di consumo, la Roccella punta sull'informazione ai cittadini. "Il ministero - assicura - cercherà di fare il più possibile per formare gli italiani su temi come questi: sono allo studio, in particolare, iniziative sulla gravidanza e sugli stati vegetativi. Ma stiamo anche monitorando l'applicazione delle linee guida italiane sui test genetici nelle diverse regioni".

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